ASR: sessione estiva

La Svizzera sarebbe più povera senza i suoi connazionali espatriati.

In occasione dell’anniversario dei cento anni di attività dell’ASO, le autorità elvetiche hanno aperto le porte di Palazzo federale ai rappresentanti dei connazionali espatriati. La riunione del Consiglio degli svizzeri all’estero si è tenuto a Berna, nella sala del Consiglio nazionale, la Camera del popolo.

Il Consiglio durante la seduta ha raccomandato di reintrodurre un equo e pari trattamento per gli Svizzeri all’estero da parte di Postfinance. Postfinance è proprietà dello Stato, per cui è stato chiesto al Governo ed al Parlamento un intervento diretto per far attuare le eque condizioni di trattamento. L’istanza è semplice: condizioni e trattamento per gli svizzeri all’estero uguali a quelli degli svizzeri residenti in patria.

In merito al voto elettronico la richiesta al Governo ed al Parlamento è stata quella di poter votare, promuovendo una possibilità reale. Troppe volte il materiale elettorale arriva tardi, penalizzando gli svizzeri residenti all’estero che non possono esprimersi; senza considerare poi il necessario viaggio di ritorno in patria del voto che può essere altrettanto lungo!

Le riduzioni successive della rete consolare che crea non poche difficolta agli svizzeri all’estero, solo in Italia, ad esempio ne sono rimaste due, Roma e Milano costringendo i compatrioti molte volte a lunghi viaggi, in particolare dalle isole o da località isolate, consideriamo sempre i collegamenti a disposizione, che costringono pernottamenti forzati. E non abbiamo valutato l’invecchiamento delle persone e la non rara unicità della cittadinanza, non tutti vogliono essere doppi cittadini!

Il Consiglio nel suo ruolo costruttivo e consultivo in cui esprimo opinioni e bisogni ha chiuso la seduto dandosi appuntamento alla prossima primavera a marzo a Berna.