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Maria Adelaide Stortiglione, socia del Circolo Svizzero di Roma, ha esposto una propria opera nell’ambito dell’Esposizione Triennale di Arte Visive presso il Complesso del Vittoriano a Roma.

L’evento, di gittata internazionale, già nelle precedenti edizioni ha riscosso un ampio successo di critica e di pubblico, affermandosi come una tra le manifestazioni più attese della capitale.

La finalità della manifestazione è innanzitutto quella di presentare un appuntamento costante e aggregativo per la comunità romana che possa accorpare opere di grandi artisti a confronto con le nuove generazioni.

Il 25 marzo u.s. ha avuto luogo l’apertura della rassegna con la partecipazione di Achille Bonito Oliva, che ha inaugurato l’evento, teorico della Transavanguardia e unanimemente riconosciuto come il più importante curatore d’arte contemporanea.

Tra gli ospiti d’onore, Daniele Radini Tedeschi, noto critico d’arte e attualmente curatore alla 57° Biennale di Venezia, sezione Arte 2017, Padiglione Nazionale Guatemala.

Il catalogo della mostra raccoglie brani critici di importanti autori tra cui un testo di Vittorio Sgarbi, già presente come relatore nel convegno di Anteprima della Triennale 2017 svolto presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza in data 28 aprile.

Tra i padiglioni Nazionali una ulteriore sede sarà rappresentata da Palazzo Velli Expo, un’eccellenza all’interno dei percorsi espositivi della Capitale, in virtù della sua fama di museo all’avanguardia, sempre attento alle nuove tendenze, celebri difatti sono state le mostre sulla Street Art che hanno ospitato i maggiori artisti internazionali.

Il progetto della mostra dell’edizione 2017, a cura di Gianni Dunil e dal titolo Aeterna, si rifà a un tema molto semplice: l’inclinazione artistica infatti è una virtù Eterna poiché, come diceva Dante Alighieri, “Eterno” significa spirituale ed ogni artista è Testimone di questa trascendenza.

La mostra quindi ha inteso accogliere opere di diversi generi e stili, di diversi modi di sentire che potessero arrecare in se il senso dell’Eterno e dello Spirito, un paesaggio, una natura morta, una marina, un quadro astratto o informale, un’installazione e tutto ciò che usa il linguaggio sacro e universale dell’Arte.