Quest’anno, per la prima volta, l’Esposizione Universale si terrà in un paese dell’Asia centrale; ad ospitarlo sarà il Kazakistan nella sua capitale, Astana.
Il tema di questa edizione è: “Energia futura”; la Svizzera partecipa con un padiglione il cui slogan è “Flower Power” e sarà dedicato alle energie rinnovabili.
“Il futuro appartiene alle energie rinnovabili e la Svizzera si è pronunciata in favore di una svolta energetica. Lo slogan “Flower Power” intende simboleggiare la forza della natura e del suo potenziale sotto forma di energie rinnovabili. Per il mondo energetico di domani è fondamentale sfruttare fino in fondo questo potenziale”, ha dichiarato Nicolas Bideau , l’ambasciatore e capo di Presenza Svizzera.
Come già nella scorsa edizione dell’Expo, il Padiglione svizzero invita i visitatori a riflettere sulla gestione delle risorse naturali: a Milano l’attenzione era puntata sul proprio consumo di cibo in relazione alle risorse mentre ad Astana è rivolta al proprio consumo energetico sempre in relazione alle risorse del pianeta.
Il Padiglione svizzero si basa su un principio di interazione con il pubblico, al suo interno i visitatori troveranno tre diversi ambienti o “case” a tema: una baita sul Monte Rosa che permetterà ai visitatori di apprezzare le potenzialità del fotovoltaico, una seconda “casa” in cui si assisterà alla preparazione di un rösti per dimostrare quanto le nostri azione quotidiane pesino sull’ambiente e una terza “casa” dedicata all’acqua, ai conflitti legati all’acqua potabile ed alla gestione delle risorse idriche. Inoltre, nel padiglione, si trova il gioco “Mission possible”, sviluppato dal Politecnico federale di Losanna (PFL), che permette ai visitatori di calcolare e ottimizzare il proprio consumo energetico attraverso i personaggi di Heidi e di suo nonno.