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E’ entrata in vigore il 15 agosto scorso la riforma della magistratura onoraria, approvata recentemente dal Parlamento italiano.

La riforma organica, che amplia considerevolmente le competenze dei giudici onorari e determina una disciplina transitoria per i procedimenti già assegnati ed i giudici in servizio, provvede a definire lo status del “giudice onorario di pace” ed introduce uno statuto unico della magistratura onoraria; impone, inoltre, una norma omogenea per quanto riguarda le modalità di conferimento dell’incarico ai magistrati onorari, ribadendo la durata temporanea limitata degli stessi magistrati.

L’intero decimo capo del decreto è assegnato all’ampliamento delle competenze del giudice di pace con delega di nuove competenze in materia civile.

La riforma appena entrata in vigore ha una diversa scadenza per l’ampliamento delle competenze che si avrà a partire dal 31 ottobre 2021, “cioè da quando i nuovi giudici onorari immessi” con le disposizioni del decreto, “avranno terminato la fase formativa”; è previsto, inoltre, un “regime transitorio per i magistrati onorari in servizio alla data della riforma e per i procedimenti civili e penali” già assegnati o assegnabili alla data di entrata in vigore del decreto.