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Il 26 maggio e il 20 luglio scorso la Lega Nord ha presentato alla Camera ed al Senato due disegni di legge per reintrodurre la leva obbligatoria, estendendola anche alle donne, riducendola ad otto mesi e con la possibilità di scegliere tra leva e servizio civile.

In realtà, in Italia la leva obbligatoria, che nasce nel 1865, non è mai stata abrogata. Nel 2005 essa è stata sospesa con una legge che ha trasformato l’esercito italiano da una struttura composta da soli uomini maggiorenni ad un esercito di volontari di ambo i sessi: quella che è stata sospesa, a tempo indeterminato, è la chiamata alle armi, quindi, non la leva.

Il senatore leghista Sergio Divina ha presentato al Senato e assegnato alle commissioni riunite affari costituzionali e difesa, in sede referente il ddl “Ripristino del servizio militare e civile obbligatorio in tempo di pace e delega al governo per la sua attuazione”. La proposta ha “l’obiettivo di ricostruire una cultura della solidarietà e per rispondere altresì ad alcuni bisogni primari del territorio, soprattutto in situazioni in cui dovessero manifestarsi necessità particolari, dando modo a tutti di rendersi utili alla società nell’ambio per il quale ognuno si sente più portato: la protezione civile o la difesa militare.”

Alla ripresa autunnale, qualora il ddl dovesse trasformarsi in legge, molti giovani bi-nazionali potrebbero essere portati a rivedere la loro posizione riguardo al servizio militare da svolgere in Italia o in Svizzera.