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Lo scorso 27 novembre si è tenuta, per la prima volta sotto la presidenza svizzera, la seconda seduta plenaria dell’International Holocaust Remembrance (IHRA).

In questa occasione alcuni studenti liceali provenienti da Ginevra e Bienne, hanno presentato il frutto dei mesi di lavoro che hanno svolto per tradurre dal tedesco al francese, 5 dei 15 volumi di testimonianze di sopravvissuti all’Olocausto; la traduzione dei restanti 10 volumi è portata a termine da traduttrici e traduttori dedicati ma il grande lavoro svolto dai ragazzi ha facilitato il dialogo e l’incontro tra superstiti e alunni.

Il progetto si conclude con un quaderno speciale dal titolo “Passuers de mémoires” che raccoglie le testimonianze e le impressioni di coloro che hanno eseguito le traduzioni.
Nell’ambito della stessa seduta plenaria, la presidenza svizzera dell’IHRA ha presentato un’applicazione web sulla tematica dell’Olocausto ed una pubblicazione su Carl Lutz che per la prima volta ricostruisce la sua azione a favore di decine di migliaia di ebrei nel biennio ‘44 -‘45.
Carl Lutz nel 1944 e nel 1945 era viceconsole presso la legazione svizzera di Budapest ed era rappresentante degli interessi britannici in Ungheria durante la seconda guerra mondiale; grazie alla sua posizione, si è speso a favore degli ebrei ungheresi e ha contribuito a salvare decine di migliaia di persone rilasciando loro passaporti e lettere di protezione.

“E’ importante non dimenticare gli avvenimenti del passato e le loro vittime, se ci impegniamo per un mondo migliore,” a dichiarato il presidente in carica dell’IHRA, Benno Bättig.

Altro momento importante per mantenere la memoria del passato è stata la presentazione della nuova applicazione didattica “Fuggire dall’Olocausto”. Cinque storie di fuggitivi, che documentano la persecuzione degli ebrei da parte del regime nazionalsocialista e che hanno un legame con la Svizzera, permettono ai giovani di confrontarsi con il tema dell’Olocausto; la caratteristica principale dell’applicazione è il suo carattere interattivo. Attraverso la app i ragazzi creano una propria testimonianza che possono mettere a disposizione degli altri contribuendo, in questo modo, alla memoria comunicativa.

L’applicazione didattica sarà disponibile nel 2018 e potrà essere utilizzata sia durante le lezioni in classe sia individualmente dagli studenti.

Photo: Pixabay