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Gezeichnet 2017, in mostra fino al 28 gennaio, 50 caricaturisti e vignettisti svizzeri raccolti in un percorso retrospettivo sugli avvenimenti e i temi che hanno caratterizzato l’anno appena concluso.

Il Museo della Comunicazione, unica realtà museale svizzera dedicata in via esclusiva alla comunicazione, con le sue esposizioni approfondisce gli effetti della comunicazione e delle sue tecnologie sulla cultura e sulla società e anche quest’anno, nel decimo anniversario di questa iniziativa, espone una selezione dei disegni umoristici “delle migliori matite svizzere” apparsi su alcuni tra i più rilevanti media svizzeri.

Le esposizioni interattive del Museo che puntano ad affinare l’attenzione e spingono a sperimentare e partecipare, pongono l’esperienza del visitatore al centro delle attività museali che sono sempre incentrate sul rapporto tra comunicazione e cultura.

Ente promotore del Museo della Comunicazione è la Fondazione svizzera per la storia della Posta e della Telecomunicazione, questa fondazione tutela il patrimonio storico nazionale nel settore della comunicazione e raccoglie, conserva e presenta le testimonianze e le conoscenza sul mondo della comunicazione e sui nuovi media, sulle tecnologie dell’informazione e sui suoi sviluppi rendendo queste informazioni disponibili per un vasto pubblico contribuendo al dibattito su temi di attualità.

La Fondazione svizzera per la storia della Posta e della Telecomunicazione gestisce dal 1999, su incarico della Posta Svizzera e di Swisscom SA, l’archivio storico e la biblioteca delle PTT.

Da quello stesso anno l’archivio delle PTT è posto sotto la gestione del Museo della Comunicazione, istituzione che affonda, con le sue collezioni, le sue radici nella storia delle Poste svizzere quando, nel 1893 l’amministrazione delle Poste svizzere cominciò a collezionare oggetti e documenti legati al servizio postale, ai trasporti ed alla filatelia.

Nel 1907 fu istituito il primo museo postale nell’edifico della Posta di Bollwerk a Berna che divenne, nel 1949, il Museo svizzero delle PTT e cominciò così a collezionare anche oggetti legati alle telecomunicazioni, collezione che prosegue anche ai nostri giorni.