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I produttori locali, grazie alla manovra finanziaria 2018, saranno messi in condizione di entrare nel mercato del cibo da asporto vendendo i prodotti tradizionali in forma itinerante.

Dall’inizio del nuovo anno i prodotti contadini, anche derivati da processi di manipolazione e trasformazione, potranno essere venduti come cibo da asporto passando direttamente dal produttore al consumatore; questa novità rappresenta una importante opportunità sia per i consumatori, dato che secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, un italiano su due, nell’ultimo anno, ha mangiato cibo da asporto, che per le aziende agricole locali che, come afferma Coldiretti Lazio, verranno così messe in condizione di “diffondere la conoscenza e il consumo di quelle specialità che, per le loro caratteristiche, possono essere proposte anche per il consumo da passeggio”.

Una importante occasione proprio alla vigilia dell’Anno del cibo italiano nel mondo, “per qualificare l’offerta delle città minacciata – sostiene Coldiretti – dalla banalizzazione e dall’omologazione ma anche per difendere l’identità alimentare nazionale che rischia di sparire dalle strade e dalle piazze;” inoltre “valorizzare l’identità culturale dei centri storici è importante per gli abitanti ma anche per i tanti turisti, italiani e stranieri, che quando arrivano nelle città si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la istintività, la biodiversità e il legame con il territorio.”

Ne beneficeranno le specialità delle province italiane, a cominciare dalla provincia romana:” proprio la Capitale – afferma Coldiretti – sarà il nostro primo e più importante banco di prova perché è da qui che è partita la nostra rivoluzione del Chilometro zero con l’apertura del mercato contadino del Circo Massimo e perché è qui che metteremo in campo, d’accordo con le istituzioni cittadine, la nostra piattaforma per restituire alle produzioni locali la centralità e la visibilità che meritano, anche perché cittadini e visitatori cercano soprattutto questi prodotti.”