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Pubblichiamo con piacere alcune pagine del diario di viaggio di una nostra socia che la scorsa estate ha intrapreso un tour della Svizzera: un racconto a metà tra il piacere di chi, conoscendo il suo Paese, ne ritrova gli scorci e i luoghi che ama ed il turista che si meraviglia ad ogni svolta di strada.

Sabato 12 Agosto

Finalmente vedo Monte Olimpino! Tutte le mattine, dopo il giornale radio delle 6,45 e prima della rassegna stampa, ci sono le notizie sul traffico e Monte Olimpino, così come Dogana di Drogeda e Sasso Corbaro, sono il mio ingresso fantastico in Svizzera insieme ai frontalieri e ai vacanzieri.

Sono emozionata da tutti i nomi che leggo e che ritrovo nella mia mente: Mondrisio, Sopra Cenere e Sotto Cenere… Ma ad un certo punto non so più se sto ripassando un romanzo di Andrea Fazioli, le notizie sul traffico, un vecchio racconto o un viaggio dimenticato dell’adolescenza.

Ci fermiamo a Bellinzona, “la Turrita“. Tra torri, castelli e mura merlate e panorami idilliaci per principi, principesse e cavalieri se ne vanno quasi trenta foto da cellulare. Circondata dalle Alpi medioevale e moderna, perfettamente ordinata e fiorita fa già respirare l’aria Svizzera. Mi colpisce la grande piazza ai piedi del castello sotto cui è costruito un immenso parcheggio, mentre il pavimento della piazza in cemento ha inserite delle lastre di pietra grigia che la notte vengono illuminate da una luce riflessa per fare l’effetto del firmamento. Mi piacerebbe vederlo ma dobbiamo andare.

Alle 17,20 siamo in processione per il S. Gottardo. Cominciamo a camminare alle 19. Poi si corre veloci. Costeggiamo il Lago di Lucerna che appare bello, grande, sereno ma la luce ormai sfibrata del tramonto senza sole, ce lo mostra plumbeo tra i suoi monti. Ma è immenso e scatto una discreta foto. Piccoli paesi nella pianura contornati dai monti ma anche arrampicati a solatìo sulle pendici. Un paesaggio da cartolina.

Domenica 13 Agosto

Basilea: bella, piana, linda, ricca di fontane e di verde. Una città di ciclisti e di tram verdi, gialli e rossi che sembrano appena usciti dalla fabbrica e una rete tranviaria eccezionale. Il fascino antico dei quartieri medioevali e la bella cattedrale del trecento con la porta di S. Gallo, il meraviglioso chiostro e il coloratissimo municipio sulla Marketplatz con gli stemmi dei Cantoni sul frontespizio compreso quello del capro innestato dei Grigioni ed ancora un chiostro medioevale incantevole. Bistrot e restaurant all’aperto, lungo le strade, sotto gli ombrelloni in difesa da un sole che si fa sentire. Soste e passeggiate deliziose.

Affascinata dal servizio tranviario abbiamo preso il tram verde n. 11 ed abbiamo fatto un tour dentro e fuori città assaporando, comodamente seduti i quartieri centrali e periferici, negozi, palazzi e ville. Dopo cena, con molto coraggio per una bella avventura, siamo scesi sulle rive del Reno e lo abbiamo attraversato con la barca assicurata ad un cavo d’acciaio teso tra le due sponde. Un’esperienza conturbante che mi ha tenuto col cuore sospeso e che non dimenticherò.