Condividi su:

Ogni anno l’uomo, con i suoi manufatti e le sue attività, intacca l’ambiente in cui gli animali hanno i loro habitat naturali mettendone a rischio la sopravvivenza, per questo associazioni e fondazioni che si occupano della tutela dell’ambiente come la Federazione Svizzera di pesca scelgono ogni anno un animale su cui accendere i riflettori.

Quest’anno, la scelta della FSP, la Federazione svizzera di pesca, è caduta sull’anguilla europea.

L’anguilla, Anguilla Anguilla, è un animale antichissimo: i primi anguillidi scivolavano sui fondali marini già 100 milioni di anni fa; è adattabilissima, è una vera “cittadina del mondo” e ancora oggi la troviamo, nelle varie specie, in quasi tutte le acque del globo. In Svizzera, fino all’era industriale, popolava abbondantemente i corsi d’acqua poi, quando le acque del Reno, del Rodano e del Ticino sono state irreggimentate per produrre energia idroelettrica, la presenza dell’anguilla si è fatta sempre più rara.

Delle circa 800 specie di anguille esistenti alcune vivono e si riproducono nelle acque costiere altre, tra cui le anguille svizzere, nascono nel mare dei Sargassi e, ancora piccole, migrano nelle acque interne risalendo fiumi e ruscelli per migliaia di chilometri dove poi, raggiunto il luogo adatto cresceranno fino a quando saranno pronte per tornare nei luoghi dove sono nate. Questo periodo può durare anche vent’anni.

Quando finalmente saranno pronte allora si trasformeranno in anguille argentee e ripartiranno per fare il percorso inverso per andare a deporre le uova.

Le dighe e gli sbarramenti impediscono a questi animali di muoversi lungo i corsi d’acqua per portare a compimento il loro ciclo vitale, per questo l’anguilla – che non si riproduce in cattività – è registrata come “In pericolo critico” nella Lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, IUCN (International Union for the Conservation of Nature), che è una organizzazione non governativa (ONG) internazionale con sede a Gland nel Canton Vaud. Le anguille che troviamo oggi nella Confederazione sono frutto di ripopolamento, la Federazione svizzera della pesca chiede alle istituzioni che si provveda, nella progettazione dei manufatti, alla costruzione di passaggi per i pesci in modo da salvaguardare l’anguilla e tutti quei pesci che, come lei, si muovono lungo le acque dei fiumi.