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Il 19 giugno 2018 si è tenuto a Bruxelles il 15esimo incontro del Comitato misto per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone Svizzera-UE (ALC). Le delegazioni hanno discusso svariate questioni legate all’applicazione ed all’attuazione dell’ALC; la delegazione svizzera ha illustrato i lavori svolti per attuare l’articolo 121a Cost. e introdurre l’obbligo di comunicazione dei posti vacanti.

“Il testo costituzionale (art. 121a Cost.) impone al Consiglio federale ed al Parlamento di introdurre un nuovo sistema d’ammissione che permette alla Svizzera di regolare l’immigrazione salvaguardando nel contempo gli interessi dell’economia e prevedendo la priorità ai lavoratori residenti”, la Svizzera ha anche illustrato i lavori di attuazione di questo articolo.

L’ALC o Accordo sulla libera circolazione delle persone Svizzera-UE, è stato siglato nel 1999 e i suoi protocolli servono a facilitare ai cittadini europei le condizioni di soggiorno e lavoro in Svizzera.

“Il Comitato misto ALC è composto da rappresentanti della Svizzera, della Commissione UE e degli Stati UE e si riunisce, di norma, una volta l’anno per fare il punto dell’attuazione dell’Accordo sulla libera circolazione.

La delegazione svizzera era guidata da Cornelia Lüthy, vicedirettore nella Segreteria di Stato della migrazione (SEM), quella dell’UE da Claude Maerten, capo della Divisione per l’Europa Occidentale del Servizio europeo per l’azione esterna”.(…)

“Entrambe le parti hanno constatato che l’Accordo di libera circolazione continua a funzionare bene sullo sfondo di un saldo migratorio in calo verso la Svizzera. La delegazione svizzera ha informato in merito alla proroga della clausola di salvaguardia nei riguardi della manodopera proveniente da Romania e Bulgaria. Dal 1° giugno 2017 i cittadini rumeni e bulgari (UE-2) hanno accesso limitato al mercato del lavoro svizzero. Poiché vi erano le condizioni quantitative, il 16 maggio 2018 il Consiglio federale ha prorogato la misura di un altro anno, per l’ultima volta: i cittadini rumeni e bulgari beneficeranno quindi della libera circolazione completa a partire dal 1° giugno 2019.

Photo: Pixabay.com