Un’équipe di architetti di Losanna si è aggiudicata il concorso per la costruzione di una nuova rappresentanza della Svizzera a Pechino.
L’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) ha indetto un concorso per la costruzione di una rappresentanza integrata nella sede dell’ambasciata di Svizzera a Pechino.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) definisce e coordina la politica estera della Svizzera su mandato del Consiglio federale e si occupa di diffondere gli interessi del Paese e di promuoverne i valori attraverso una rete di oltre 170 rappresentanze all’estero; una delle più importanti è l’ambasciata di Pechino che nella sua sede ospita anche altri organi attivi nella difesa degli interessi della Svizzera come, ad esempio, lo Swiss Business Hub China.
Gli odierni locali dell’ambasciata di Pechino risalgono agli anni Settanta e non soddisfano più né le attuali esigenze di spazio, dato che i collaboratori sono in continuo aumento, né le norme vigenti e sono ormai giunti alla fine del proprio ciclo di vita. Per risolvere la situazione l’UFCL, nel novembre 2017, ha indetto un concorso riguardante progetti di costruzione rivolti ad architetti associati ad architetti paesaggisti. Hanno partecipato al bando 94 équipe, il progetto vincitore, presentato dallo studio di architettura Brauen Wälchli Architectes di Losanna, associato allo studio di architettura del paesaggio, Bureau de Paysage, Jean-Jacques Borgeaud anch’esso di Losanna, si chiama «Racines de nuages» e l’edificio progettato si integrerà perfettamente con la struttura esistente. Il progetto ha saputo convincere sia sotto il profilo architettonico e della funzionalità degli spazi che della sostenibilità ambientale e delle aree esterne.
Lo studio Brauen Wälchli Architectes è stato fondato nel 1990 dagli architetti Ueli Brauen et Doris Wälchli mentre il Bureau de Paysage è stato fondato nel 1986 dall’architetto paesaggista Jean-Jacques Borgeaud.
I progetti in gara saranno esposti e visitabili nella sala ubicata in Fellerstrasse 15a a Berna-Bümpliz fino al 29 giugno 2018.
photo: Pixabay.com