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Dal 29 ottobre al 1° novembre 2018 la direttrice esecutiva dell’Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile (UN Women), Phumzile Mlambo-Ngcuka, si è trattenuta in Svizzera, dove ha incontrato rappresentanti dell’Amministrazione federale, del Parlamento e della società civile con i quali ha dialogato sulla situazione dell’uguaglianza tra donne e uomini a livello nazionale e internazionale.

Attualmente 700 milioni di donne sono tagliate fuori dal mercato occupazionale mondiale, il numero di donne che svolgono un lavoro non retribuito è tre volte superiore a quello degli uomini ed a livello planetario le donne attive guadagnano il 23 per cento in meno rispetto ai loro omologhi uomini.

Complessivamente, l’integrazione economica delle donne cela un enorme potenziale di crescita che potrebbe concorrere a ridurre significativamente la povertà. Per questo, come hanno concluso i i partecipanti alla tavola rotonda sul tema «Women’s Empowerment in the World of Work» organizzata a Berna, è ora di migliorare l’integrazione economica delle donne.

Durante la tavola rotonda, Phumzile Mlambo-Ngcuka ha sottolineato in particolare il ruolo del settore privato. «Il settore privato può avere un impatto immediato sulla piena ed equa partecipazione delle donne al mondo del lavoro», ha affermato. «Non c’è bisogno di rompere i soffitti di cristallo, se i datori di lavoro li rimuovono. Le azioni che possono mettere in campo le imprese vanno dal potenziare l’accesso delle donne ai servizi finanziari al garantire la parità di retribuzione per un lavoro di pari valore, all’attuare politiche eque di fidelizzazione e promozione del personale». Thomas Gass, vicedirettore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), ha rimarcato l’importanza per la Svizzera della cooperazione con UN Women. «I risultati migliori si raggiungono quando le questioni della parità tra i sessi sono considerate come parte integrante di ogni progetto», ha dichiarato. «UN Women si adopera per garantire che questo “controllo della qualità” avvenga effettivamente anche in seno all’ONU».

Nel 2010 la Svizzera si è impegnata attivamente per la creazione di UN Women e ancora oggi dà un contributo decisivo al successo dell’agenzia dell’ONU. Il suo impegno concorre, a lungo termine, a garantire società stabili e una crescita sostenibile. La sicurezza e la prosperità della Svizzera, Paese fortemente globalizzato e interconnesso sul piano economico, dipendono proprio da questa stabilità ed è per questo che la Svizzera si è impegnata, con ottimi risultati, affinché i suoi obiettivi in materia di parità tra donna e uomo e di diritti delle donne e delle ragazze siano perseguiti anche da UN Women. È stato, per esempio, anche grazie all’intervento di UN Women che in oltre 60 Paesi sono state emanate o modificate leggi per rafforzare i diritti economici di circa 1,6 miliardi di donne.

La Svizzera riconosce i diritti di donne e bambine, l’esigenza di proteggere donne e bambine da ogni forma di violenza e il ruolo centrale delle donne per promuovere la crescita economica.
Nella sua strategia sull’uguaglianza di genere e i diritti delle donne presentata nel 2017 il DFAE ha formalizzato questa importante tematica e il suo impegno di lunga data nella politica estera della Svizzera.

L’impegno della Svizzera a livello internazionale è imperniato su tre obiettivi principali: garantire a donne e bambine una vita al riparo dalla violenza, assicurare alle donne una partecipazione equa ai processi politici e garantire loro un reddito sicuro, un lavoro dignitoso e l’autonomia economica in ogni parte del mondo.

Photo: Pixabay.com