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Il 14 agosto 2019 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione, che durerà sino alla metà di novembre 2019, affinché i casi gravi di commercio illegale di specie animali e vegetali protette vengano considerati crimini e le sanzioni penali della legge federale sulla circolazione delle specie di fauna e di flora protette (LF-CITES) vengano inasprite.

La LF-CITES applica la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES).

Sono considerati casi gravi di commercio illegale di specie animali e vegetali, ad esempio, il caso in cui gli autori del reato agiscono a fini commerciali o in una banda, oppure quando è coinvolto un gran numero di esemplari protetti. Inoltre, il reato di base non costituirà più una violazione, ma sarà considerato un crimine. Con questi inasprimenti si intende rafforzare la protezione degli animali e delle piante oggetto della convenzione CITES.

Verrà inoltre introdotto un obbligo di informazione nella vendita: le persone che offrono pubblicamente esemplari di specie protette non possono più rimanere anonime e devono inoltre fornire informazioni sugli esemplari che pongono in vendita. Le modifiche proposte prevedono anche la possibilità di divieti di importazione temporanea. Ciò vale per quelle specie animali e vegetali che possono essere confuse con gli esemplari CITES e che sono protette a livello nazionale in un altro Paese perché chiaramente a rischio estinzione.

La Convenzione CITES contiene tre allegati con animali e piante di specie protette interessate dal commercio internazionale, suddivisi in tre categorie: specie minacciate di estinzione, specie che potrebbero essere minacciate e specie protette da singole parti contraenti. La Svizzera è Stato contraente della Convenzione CITES dal 1975. (Fonte: Admin.ch)

Photo: Pixabay.com