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Quali sono i fattori di stress per le api selvatiche? Si tratta di determinati prodotti fitosanitari? Oppure della mancanza di un’alimentazione ricca di sostanze nutritive? Si tratta di questi fattori combinati? Gli esperti di tutta Europa – e anche di Agroscope – cercano di rispondere a questi interrogativi.

Parte della resa complessiva dell’agricoltura svizzera è generata solo grazie alle attività di impollinazione delle api mellifere e di quelle selvatiche. Spesso il contributo di molte delle oltre 600 specie di api selvatiche della Svizzera equivale a quello delle api mellifere. Per questo motivo, anche per l’agricoltura, è molto importante proteggere le api selvatiche. La morte degli insetti mette sotto pressione anche le popolazioni di api selvatiche.

Gli esperti di Agroscope stanno studiando i possibili fattori di stress e la loro interazione nell’ambito di un progetto europeo insieme a 42 organizzazioni partner (www.poshbee.eu). L’obiettivo è quello di utilizzare le scoperte più recenti per sviluppare e ottimizzare le misure per preservare la salute delle popolazioni di api mellifere e selvatiche.

L’osmia cornuta (Osmia bicornis), che ben si presta come organismo modello per studiare i fattori di stress delle api solitarie, è utilizzata in questo tipo di esperimenti in tutta Europa. Ciò consente un raffronto con i risultati degli esperimenti realizzati dagli altri partner che partecipano al progetto.

Il quesito è: le api che sono già entrate in contatto con i prodotti fitosanitari quando erano allo stadio larvale si adattano meglio o peggio rispetto a quelle che entrano in contatto con tali prodotti per la prima volta da adulte? Un’alimentazione ottimale può ridurre un eventuale inquinamento da pesticidi?

Nelle gabbie, le osmie trovano condizioni molto diverse, a seconda della gabbia di volo in cui vivono: piante a uso alimentare più o meno ricche di sostanze nutritive, monocolture o una vasta gamma di fiori, con o senza inquinamento da prodotti fitosanitari.

Gli esperti di Agroscope registrano la capacità delle api di orientarsi, di raccogliere efficacemente il polline e quindi d’impollinare i fiori, il numero di discendenti nati e la loro età. Tutti questi dati forniscono indicazioni su come l’interazione tra la qualità dell’alimentazione e l’esposizione ai pesticidi influisca sulle osmie.

Un fattore importante per il successo dell’impollinazione e della nidificazione è l’orientamento. Se non riescono a orientarsi o hanno difficoltà, le osmie non trovano più i fiori, il favo o la loro covata oppure vi arrivano in ritardo.

Gli esperti di Agroscope studiano il comportamento delle osmie per individuare quali segnali suggeriscono che qualcosa non va. Essenziale per la salute – così come per noi umani – è la capacità delle api di espellere il più rapidamente possibile dall’organismo le sostanze estranee, come i prodotti fitosanitari.

I risultati ricavati dagli esperimenti contribuiscono a sviluppare e ottimizzare le misure per mantenere in buona salute le popolazioni di api mellifere e selvatiche. Fonte: admin.ch
photo: pixabay