Condividi su:

Per la prima volta quest’anno i due rinomati premi scientifici svizzeri ovvero il premio Marcel Benoist ed il premio Latsis verranno conferiti durante una cerimonia congiunta. I due premi saranno conferiti il 4 novembre a Berna dal consigliere federale Guy Parmelin.

Il consigliere federale Guy Parmelin, presidente della Fondazione Marcel Benoist, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti della collaborazione con la Fondazione Latsis e siamo felici di questa premiazione congiunta, che rappresenta un’ottima vetrina per il polo scientifico svizzero». La selezione dei vincitori è stata effettuata dal Fondo nazionale svizzero per conto delle due fondazioni.

Eccellenza dal 1920: quest’anno il premio scientifico svizzero Marcel Benoist festeggia 100 anni. Ogni anno l’omonima fondazione premia, in maniera indipendente e senza privilegiare nessuna università, i migliori studi che presentano un’utilità per la vita umana, omaggiando così i ricercatori che promuovono l’eccellenza del polo scientifico svizzero. Nell’anno del suo centenario la Fondazione Marcel Benoist conferisce il premio omonimo a Rudolf Aebersold: nato in Svizzera nel 1954, è professore di biologia dei sistemi al PF di Zurigo ed all’Università di Zurigo.

Aebersold è tra i fondatori della proteomica, una disciplina nata a metà degli Anni Novanta che permette di determinare la quantità di proteine presenti in una cellula. Questa branca della ricerca studia le caratteristiche delle proteine e la loro interazione nel metabolismo cellulare nonché la reazione delle cellule ai cambiamenti dell’ambiente circostante.

Il cambiamento di paradigma da lui avviato in materia di misurazione quantitativa ed analisi sistemica, non ha soltanto modificato la concezione degli organismi e della biologia, ma ha anche influenzato la medicina traslazionale, diventando una pietra miliare della medicina personalizzata. «Per me e per il mio gruppo di ricerca ricevere il premio nazionale svizzero Marcel Benoist è un grandissimo onore. Questo riconoscimento sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale tra ricercatori ma anche del libero scambio di dati, fattori basilari per il successo della proteomica» ha dichiarato Aebersold.

Il premio nazionale Latsis viene assegnato dal 1983 dal FNS per conto dell’omonima fondazione, istituita a Ginevra nel 1975, ed è riservato ai ricercatori sotto i 40 anni particolarmente brillanti che lavorano nelle università svizzere.

Il premio nazionale Latsis 2020 va a Maryna Viazovska, nata nel 1984, studiosa originaria dell’Ucraina e professoressa di matematica presso il PF di Losanna. Nel 2016 Viazovska ha risolto il difficile problema dell’impacchettamento di sfere. «Sono felice di ricevere questo premio, che rafforza l’ottima reputazione del mio istituto e dei suoi collaboratori. Spero anche che il premio aiuti ad avvicinare le ragazze alla matematica», ha dichiarato Viazovska.

La derivazione matematica della disposizione di un aggregato di sfere nella maniera più densa possibile in un determinato spazio risale al XVI secolo, quando il navigatore inglese sir Walter Raleigh si chiese come accatastare il maggior numero possibile di palle di cannone all’interno di una nave. Per secoli i più grandi matematici si sono interrogati sul problema dell’impacchettamento di sfere nello spazio tridimensionale ma le loro supposizioni hanno trovato conferma solo nel 1998 con l’avvento di complessi calcoli computerizzati. Viazovska ha compiuto una scoperta sensazionale nella matematica moderna risolvendo in maniera originale e incredibilmente semplice il problema dell’impacchettamento compatto di sfere nelle molto più complesse dimensione 8 ed, in collaborazione con un gruppo di ricerca, 24. I risultati delle ricerche sull’impacchettamento di sfere nello spazio multidimensionale trovano applicazione pratica nella tecnologia, ad esempio nell’analisi delle strutture cristalline o nella risoluzione dei problemi di trasmissione di cellulari, sonde spaziali e connessioni internet.

Fonte: admin.ch
photo: pixabay