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Le LEONIDI, uno degli sciami di meteore più belli di autunno, è pronto a dare spettacolo nelle prossime serate.
Quest’anno, poi, ci sono le condizioni per ammirarle al meglio visto che domenica scorsa si è verificato il novilunio e il cielo di queste notti appare completamente buio.

Il nome LEONIDI ha origine dal radiante (ovvero il punto nel cielo da cui sembrano provenire le meteore) individuabile nella costellazione del Leone che sorgerà a EST intorno all’una di notte.

Le Leonidi sono originate dalla cometa Tempel-Tuttle (dai nome dei due scopritori), che ha un nucleo di circa 2 chilometri.
L’orbita della Terra intercetta la scia di materiali che questa cometa lascia durante i suoi passaggi vicino al sole.
Quando capita che la Terra attraversa l’orbita subito dopo il passaggio della cometa, la scia è ancora molto densa e si hanno delle vere e proprie ‘tempeste meteoriche’. Queste si verificano ogni 33 anni circa, che è appunto il periodo orbitale della Tempel-Tuttle.

Le meteore possono avere una sezione di 1 centimetro (come una ciliegia) e una massa di 85 grammi ma per la loro elevata velocità (circa 250.000 chilometri orari) impattano nell’atmosfera con una intensità pari a quella di un’automobile che urta a quasi 100 km/h.
Queste piogge meteoriche possono, in un anno, far cadere sulla Terra 12-13 tonnellate (!) di frammenti.

Quella delle Leonidi è una ‘pioggia’ che varia notevolmente di anno in anno. È particolarmente attiva negli anni in cui la cometa passa vicino al Sole (al perielio). Tale passaggio è avvenuto nel 1998 e succederà di nuovo nel 2031.
Il 1833 fu l’anno da record per le Leonidi quando si verificò un picco straordinario. Secondo le testimonianze sembra che furono osservate circa 70 mila meteore all’ora (circa 20 al secondo!).

Non sarà il caso di queste notti, dato che se ne potrebbero osservare 10 ogni ora, ma rimane comunque uno spettacolo da non perdere.

Fonte: Cieli sereni – PG