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Volentieri riportiamo le notizie di Caffé Dunant n.595 del 13 dicembre 2020 che riprende dal sito web del Comitato Internazionale Croce Rossa l’articolo sul “Mali: la costruzione di un punto approvvigionamento d’acqua aiuta gli sfollati di Kidal” del 11 dicembre 2020. Traduzione non ufficiale di M.Grazia Baccolo.

Negli ultimi mesi, centinaia di sfollati hanno trovato rifugio nella città di Tissakadawene situata a 175 chilometri dalla città di Kidal verso il confine con l’Algeria. In questa zona arida, gli abitanti dovevano percorrere 5 chilometri a dorso di cammelli o asini per attingere l’acqua. Questo è solo un brutto ricordo grazie alla costruzione di un punto d’acqua da parte del CICR.
Come molte altre località nel comune di Aguelhoc, Tissakadawene è un villaggio nel deserto dove le persone stanno subendo gli effetti del conflitto e le difficili condizioni climatiche. Gli abitanti vivono principalmente di pastorizia nomade. Purtroppo sta diventando sempre più rischioso portare gli animali al pascolo in questa zona di conflitto armato. Questo è il motivo per cui le famiglie e il bestiame utilizzano il punto d’acqua più vicino al villaggio che si trova a 5 chilometri di distanza.

Da diversi mesi gli abitanti di Tissakadawene accolgono con i loro animali un gran numero di famiglie sfollate provenienti da altri comuni della regione di Kidal. Questo spostamento ha aumentato la necessità di acqua in questa parte della regione, che è diventata anche una fonte di tensione.

testimonia Gagui Ould Juma, uno degli sfollati.

Per alleviare le sofferenze degli sfollati e delle famiglie che li ospitano, il CICR ha costruito un pozzo pastorale a Tissakadawene con pompe che funzionano a energia solare. Adesso, più di 400 abitanti, 60 famiglie di sfollati e circa 7.200 animali hanno accesso all’acqua potabile in quantità sufficiente e nelle vicinanze.

L’ingegnere idrico del CICR parla agli allevatori delle buone pratiche per l’utilizzo del punto d’acqua. Aboubacrine Ag Assikabar @CICR.

“Grazie a questo pozzo così vicino, abbiamo l’acqua in qualsiasi momento della giornata per le nostre famiglie e per i nostri animali. Prima, quando andavamo lontano per prendere l’acqua, potevamo essere vittime di mine o attacchi”, sottolinea Mahmoud Ould Bidary, capo del sito di Tissakadawene.

Nella regione di Kidal, attraverso dighe, pozzi per gli animali e orti, sistemi di approvvigionamento idrico migliorati, pozzi di grande diametro e pozzi dotati di pompe solari, il CICR continua i suoi sforzi per facilitare l’accesso all’acqua potabile per le comunità ed i loro animali, principale fonte di reddito.

Nel 2020, il CICR ha facilitato l’accesso all’acqua potabile per oltre 35.000 persone in Mali.

Fonte originale francese al link: https://www.icrc.org/fr/document/mali-la-construction-dun-point-deau-soulage-des-deplaces-kidal