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A Jass si gioca con 36 carte divise in 4 semi che, nelle carte tedesche sono:

• Ghiande
• Rose
• Campanelle
• Scudi (o bandiere)

Chi è abituato alle carte regionali italiane all’inizio potrebbe confondere quelle che, nel mazzo tedesco, sono il 10 e l’Asso.
Il 10 è la carta centrale del primo schema che vi presentiamo, è composto da un’asta portabandiera da cui si dipartono due bandiere con ciascuna il simbolo del seme, gli Assi riportano invece due simboli del seme cui appartengono, questo per renderle simmetriche, ossia indifferenti rispetto all’alto/basso, come il 10, l’Under, l’Ober ed il Re. La confusione è presto risolta: nel mazzo da Jass il 2 non c’è! Le carte simmetriche sono un’innovazione relativamente recente, fino al XIX secolo figure ed assi erano figure intere, avevano un verso e – nel mazzo tedesco – il 10 era chiaramente una bandiera, la simmetria è stata introdotta per ridurre le possibili comunicazioni codificate fra giocatori, vietate nei giochi di carte.
Le carte a figura intera potevano infatti essere giocate dritte o rovesciate e questo poteva non essere casuale ma avere un significato specifico concordato dalla coppia di giocatori, per aggirare il divieto di comunicare durante le partite. Che alle carte rovesciate poteva essere assegnato un significato particolare rimane oggi traccia solo nella cartomanzia. Per eliminare completamente questo tipo di segnali nelle gare di Bridge si usano ormai mazzi in cui tutte le carte sono perfettamente simmetriche. Qualche segnale è ancora possibile, ma ricordiamocelo è vietato!
Per esercitare la mente non ci sono limiti o regole relative ai mazzi da usare, può essere piacevole e rilassante anche giocare con la riproduzione del mazzo medioevale trovato nell’Archivio del Canton Nidvaldo, in cui tutte le carte sono asimmetriche e le figure intere, così come vengono normalmente utilizzate anche le più diffuse carte francesi, togliendo le carte che vanno dal 2 al 5 ed i Jolly, se presenti. Le carte regionali italiane invece non hanno le carte 8, 9 e 10, se proprio vogliamo usare delle carte italiane dobbiamo partire da un mazzo per l’antico gioco del Tarocco, quello con 78 carte, togliendo, oltre alle carte dal 2 al 5, gli Arcani Maggiori.
Ultima curiosità, con il Tarocco lo Jass condivide il termine Trionfo, Trumpf in tedesco, solo che nel Tarocco indica gli Arcani Maggiori mentre nello Jass indica una delle possibili modalità di gioco, dove uno dei semi assume il ruolo che svolgevano gli Arcani Maggiori – o Trionfi – nel gioco del Tarocco; gioco che richiedeva una tale concentrazione e memoria da essere considerato gioco di abilità piuttosto che gioco di azzardo, considerazione che vale anche per lo Jass.

Vediamo quali sono queste 36 carte:

Prendiamo come esempio il seme di Rose e vediamo le 9 carte che compongono ciascuno dei 4 semi ed i corrispettivi nelle carte francesi:

Ass

König

Ober

Under

10

9

8

7

6

A

K

Q

J

10

9

8

7

6

Per chi non conosce il mazzo tedesco suggeriamo di fare attenzione al 10, caratterizzato dall’asta della bandiera che divide diagonalmente la carta ed all’Asso, con il simbolo del seme ripetuto due volte, in alto e in basso, potrebbe sembrare un 2, – ricordiamolo – il 2 nel mazzo da Jass non c’è!

Questo sembrerebbe il momento giusto per spiegare quanti punti valgono le diverse carte, invece è il punto in cui lo Jass inizia a differenziarsi da tutti gli altri giochi, infatti le 9 carte assumono valori diversi a seconda del modo in cui si gioca. A decidere il modo sarà il primo di mano, ossia la persona che giocherà la prima carta della partita e lo farà valutando le carte che ha in mano, quindi – per adesso – vediamo di capire come prepararci a giocare, a casa o fra amici (le gare ufficiali hanno regolamenti specifici che per ora non affrontiamo).