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Il 7 marzo 2021 le cittadine ed i cittadini svizzeri si dovranno esprimere sull’Accordo di partenariato economico con l’Indonesia.

La Svizzera accede ai mercati esteri grazie a una serie di accordi che facilitano gli scambi e le relazioni economiche garantendo così la prosperità del nostro Paese.

Di recente la Svizzera ha negoziato un nuovo accordo con l’Indonesia, quarto paese più popoloso al mondo (271 mio. di abitanti) ed in piena crescita: l’intento è di ridurre i dazi doganali e le barriere commerciali, agevolando gli scambi import/export tra i due Paesi.

Contro questo accordo è stato lanciato un referendum. Pomo della discordia: la prevista riduzione dei dazi doganali sull’olio di palma. Secondo il comitato di referendum, i controlli e le sanzioni previsti saranno inefficaci. Il Governo indonesiano è a suo avviso inaffidabile e l’olio di palma prodotto a basso costo è dannoso per l’ecosistema indonesiano oltre ad alimentare la concorrenza di colture svizzere come l’olio di colza, di girasole od il burro.

Consiglio federale e Parlamento sono invece dell’avviso che l’accordo con l’Indonesia – compreso il capitolo concernente l’olio di palma – non è solo rispettoso degli interessi economici dei due Paesi ma contribuisce anche in maniera importante allo sviluppo sostenibile. Non vi sarà infatti nessuna riduzione dei dazi doganali per l’olio di palma indonesiano se la produzione non rispetterà i diritti dell’uomo e severi requisiti ambientali. A questo scopo, sarà obbligatorio presentare prove inconfutabili.

La domanda che figura sulla scheda:

Volete accettare il decreto federale del 20 dicembre 2019 che approva l’Accordo di partenariato economico globale tra gli Stati dell’AELS e l’Indonesia?

Raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento

Per il Consiglio federale e il Parlamento si tratta di un accordo importante ed equilibrato, che tiene conto degli interessi economici di entrambi i Paesi nonché degli obiettivi legati allo sviluppo sostenibile. Solo l’olio di palma sostenibile potrà essere importato a condizioni preferenziali.

Raccomandazione del comitato referendario

Il comitato ritiene che la promessa di sostenibilità formulata dall’Accordo potrà difficilmente essere mantenuta perché mancano controlli e sanzioni efficaci. L’olio di palma a basso costo provoca la distruzione della foresta vergine ed in Svizzera fa concorrenza alle colture indigene, per esempio di olio di girasole o di colza.

Fonte CF – admin.ch