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Le cittadine svizzere possono prestare un impiego di promovimento della pace all’estero senza aver assolto la scuola reclute; al momento dopo l’impiego, le donne, non possono farsi incorporare direttamente nell’esercito di milizia. L’esercito vuole poter beneficiare ulteriormente delle conoscenze e capacità di queste donne e ha perciò avviato un progetto pilota. Il progetto rappresenta una delle misure con cui l’esercito intende aumentare la propria quota di donne.

Il promovimento della pace in ambito internazionale è uno dei tre compiti dell’Esercito svizzero.

I contingenti d’impiego del promovimento della pace dell’Esercito svizzero (SWISSCOY/ EUFOR) vantano regolarmente una quota di donne pari al 15% circa, provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera. La parte preponderante di queste donne non ha assolto la scuola reclute in precedenza, non sono pertanto soggette all’obbligo di prestare servizio militare e non sono incorporate nell’esercito.

Le donne vengono reclutate per gli impieghi dei contingenti della durata di sei mesi e prima dell’impiego assolvono un’istruzione di base e specialistica di tre mesi. Dopo l’istruzione specifica all’impiego (ISI) presso il Centro di competenza SWISSINT a Stans-Oberdorf ed il successivo impiego di promovimento della pace, dispongono delle capacità militari di base, un addestramento speciale e sono abituate ad agire in un contesto militare. Dato, però, che non sono incorporate nell’esercito di milizia, dopo circa nove mesi di servizio militare, con la conclusione dell’impiego, il loro potenziale viene a mancare all’esercito.

Numerose donne hanno dimostrato interesse per un ulteriore impiego nell’esercito, ma per svariati motivi non vogliono o non possono assolvere la scuola reclute in una fase successiva.

L’esercito sta pertanto cercando delle possibilità per beneficiare anche sul lungo termine delle conoscenze e capacità di queste donne, incorporandole nell’esercito di milizia.

Nell’ambito di una fase di prova, durante due rotazioni dei contingenti SWISSCOY ed EUFOR nel periodo invernale 2020/2021 e in quello estivo 2021, si procederà all’incorporazione nell’esercito di milizia dei primi militari donne dei contingenti. Dopo la fase di prova il progetto verrà nuovamente esaminato e, se necessario, adeguato.

Negli attuali contingenti SWISSCOY ed EUFOR si sono già annunciate 11 donne per un’ulteriore permanenza nell’esercito di milizia. Si tratta di oltre un terzo dei complessivi donne che prestano servizio di promovimento della pace. Attualmente si stanno prendendo accordi con varie formazioni e scuole per i quadri al fine di definire le formazioni d’incorporazione idonee per le candidate.

Da un’analisi è emerso che le varie fasi d’istruzione dell’ISI sono comparabili a quelle della scuola reclute per quanto riguarda i contenuti dell’istruzione, la finalità e l’intensità, per cui entrambi i corsi d’istruzione di base sono equivalenti. Il riconoscimento di tale equivalenza sul piano dell’istruzione dovrà permettere ai militari donne dei contingenti di essere incorporati direttamente, su base volontaria, nell’esercito di milizia nonché di beneficiare delle possibilità d’avanzamento secondo l’idoneità.

fonte: vtg.admin.ch
photo: èixabay