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Stabilita definitivamente la provenienza del dipinto di Telemaco della pittrice Angelika Kauffmann conservato nel Museo d’arte dei Grigioni a Coira (GR).

Il dipinto di Telemaco, opera di Angelika Kauffmann, ha passato una vera odissea prima di raggiungere la collezione del Museo d’arte dei Grigioni a Coira. Il Telemaco di Kaufmann è stato in possesso di principi e nazisti prima che il suo peregrinare trovasse una fine nella patria dell’artista. Questa incredibile storia, che assomiglia ad un giallo, è parte dell’esposizione che per la prima volta affronta il tema delle provenienze delle opere che fanno parte della collezione del Museo d’arte dei Grigioni e le presenta al pubblico.

La ricerca sulla provenienza è un lavoro da detective, che ha il compito e l’obiettivo di studiare la storia delle opere e di documentare nel modo più completo possibile la cronologia dei rapporti e dei passaggi di proprietà in modo da scongiurare una eventuale provenienza da saccheggi, l’attenzione si è focalizzata in particolare sulle opere trafugate dai nazisti tedeschi tra il 1933 e il 1945. Negli ultimi due anni grazie al sostegno finanziario dell’Ufficio federale della cultura UFC e di SWISSLOS/promozione della cultura del Cantone dei Grigioni è stato possibile analizzare la provenienza di una selezione di 73 opere della collezione e 168 opere della collezione Werner Coninx, dal 2018 in prestito permanente al Museo d’arte di Coira.

Angelika Kauffmann, nata a Coira nel 1741, è una delle più rilevanti artiste del XVIII secolo e una delle rappresentanti più importanti del classicismo. Nel suo autoritratto con il busto di Minerva la pittrice si mostra sicura di sé quale donna di mondo. Vestita con tessuti preziosi, soltanto la matita e il quaderno da disegno, quali oggetti caratteristici, indicano il suo stato quale artista. Oltre a questo capolavoro, la collezione comprende anche altre opere importanti di Angelika Kauffmann.

L’esposizione sarà visitabile dal 27 marzo al 24 maggio 2021 presso il Museo d’arte dei Grigioni a Coira.

fonte: kunstmuseum.gr.ch
photo: pixabay