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Per le sue dichiarazioni a mezzo stampa sul fatto che il Consiglio federale abbia mentito in passato circa il pagamento di riscatti onde ottenere la liberazione di ostaggi svizzeri, l’ex consigliere federale Moritz Leuenberger (PS/ZH) non verrà perseguito penalmente.

Il Ministero pubblico della Confederazione non riceve l’autorizzazione a procedere ad un’istruzione penale nei confronti dell’ex consigliere federale Moritz Leuenberger. Lo ha deciso il Consiglio federale nella riunione del 28 aprile 2021. Il Ministero pubblico della Confederazione aveva chiesto al Consiglio federale di decidere se concedere o no l’autorizzazione all’istruzione per sospetta violazione del segreto d’ufficio di cui all’articolo 320 del Codice penale. La domanda era stata presentata in seguito a un’intervista pubblicata il 7 febbraio 2021 in cui l’ex consigliere federale Leuenberger si era espresso in merito alla prassi della Svizzera relativa al pagamento di un riscatto in casi di sequestro di persona.

Secondo l’articolo 66 capoverso 1 della legge sull’organizzazione delle autorità penali, per perseguire reati politici è necessaria l’autorizzazione del Consiglio federale. Sono considerati reati politici gli atti che violano o mettono a repentaglio gli interessi della Svizzera o il cui perseguimento giudiziario tange gli interessi politici del Paese. Il Consiglio federale può negare l’autorizzazione per tutelare gli interessi della Svizzera.

Il Consiglio federale persegue esplicitamente la politica di non pagare riscatti in caso di rapimento di persone. Altre informazioni sulla strategia del Consiglio federale in casi di rapimento non sono pubblicate poiché ciò indebolirebbe la posizione della Svizzera nelle trattative e metterebbe in pericolo i cittadini svizzeri rapiti.

Secondo quanto si evince dalla domanda di autorizzazione del Ministero pubblico della Confederazione, lo svolgimento di una procedura penale in questo caso richiederebbe un’analisi dettagliata della strategia del Consiglio federale in casi di rapimento di persone. Alla luce di questa situazione il Consiglio federale ritiene che un’istruzione penale nei confronti dell’ex consigliere federale Moritz Leuenberger per violazione del segreto d’ufficio non sia compatibile con gli interessi del Paese. Ha pertanto deciso di respingere la domanda di autorizzazione del Ministero pubblico della Confederazione.

Fonte: admin.ch