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Il rapporto sulle prospettive della politica in materia di droghe adottato dal Consiglio federale nella sua seduta del 28 aprile 2021 mostra che la politica svizzera in materia di droghe deve essere adattata all’evoluzione attuale del consumo, maggiormente orientato alle droghe ricreative e che riguarda in particolare i giovani.

Dagli anni ’90 il consumo di stupefacenti è cambiato notevolmente. Gli approcci che si sono rivelati efficaci per affrontare il problema dell’eroina possono essere applicati soltanto in misura limitata al consumo di canapa e di altre droghe cosiddette ricreative, come la cocaina e l’ecstasy.
Non è stato possibile raggiungere l’obiettivo delle convenzioni delle Nazioni Unite sul controllo delle droghe, ossia prevenire l’abuso di stupefacenti attraverso divieti e controlli internazionali severi, consentendone al contempo l’applicazione medica. Negli ultimi anni, diversi Paesi hanno riorientato la loro politica in materia di droghe: hanno depenalizzato il consumo di droghe, semplificato l’accesso all’applicazione medica della canapa oppure l’hanno legalizzata a scopo ricreativo.

Le esperienze nazionali e internazionali acquisite con la regolamentazione di stupefacenti legali e illegali suggeriscono che i maggiori costi sociali e sanitari legati al consumo di sostanze si registrano in caso di severa proibizione e di un mercato di stupefacenti legale completamente liberalizzato.

La politica svizzera delle droghe mira a ridurre il consumo di droga e le sue conseguenze negative per i consumatori e la società a lungo termine. Si basa su quattro pilastri: prevenzione e riconoscimento precoce, trattamento con terapia e consulenza che si rivolge a persone con dipendenze che desiderano ridurre il proprio consumo, nonché ai loro familiari, riduzione del danno il cui scopo è consentire agli interessati di mantenere una qualità di vita tale da condurre un’esistenza qualitativamente buona e possibilmente indipendente e priva di disturbi, nonostante il loro attuale comportamento a rischio e la loro dipendenza, per aiutarli ad intraprendere in futuro la via della terapia o della disassuefazione ed infine, regolazione con interventi statali volti a limitare l’accesso alle sostanze psicoattive, la loro disponibilità e attrattiva e ad arginare determinati comportamenti come il gioco d’azzardo patologico.

Il Consiglio federale precisa, quindi, quali dovranno essere gli orientamenti della politica svizzera in materia di droghe per i prossimi dieci anni tenendo conto degli sviluppi e delle riforme sul piano internazionale e si rivela proattivo sul piano nazionale.

Così la modifica della legge sugli stupefacenti concernente le sperimentazioni pilota con dispensazione controllata di canapa, che entrerà in vigore il 15 maggio 2021, permetterà di acquisire conoscenze ed esperienze mirate sui nuovi modelli di regolamentazione. Il Consiglio federale intende perseguire questo approccio controllato e distinguere chiaramente tra uso medico e non medico degli stupefacenti. L’abrogazione del divieto della canapa per scopi medici deciso dal Parlamento apre la strada a questa evoluzione rafforzando la promozione della salute e la prevenzione; il Consiglio monitorerà il settore delle nuove sostanze psicoattive ed esaminerà vantaggi e svantaggi dell’attuale regime di sanzioni applicabili al consumo di stupefacenti, tenuto conto che le misure punitive hanno uno scarso effetto dissuasivo sui consumatori, mentre costituiscono un ostacolo alla loro presa in carico e risocializzazione.

fonte: www.bag.admin.ch
photo: pixabay