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Per la prima volta in Europa un viaggio attraverso storia, antropologia, artigianato, archeologia, arte contemporanea, saperi ancestrali, cooperazione tra i Paesi, turismo comunitario e sostenibile per scoprire tutti i percorsi di un Patrimonio vivo.

L’IILA, organizzazione internazionale italo-latino americana, presenta una grande mostra dedicata al “Qhapaq Ñan, il grande cammino delle Ande” un progetto inedito per l’Italia, allestito a Roma negli spazi del MUCIV – Museo delle Civiltà.

Il percorso espositivo “Qhapaq Ñan, il grande cammino delle Ande”, è un viaggio entusiasmante attraverso il sistema viario andino creato dagli Incas sulla base di infrastrutture preincaiche, le cui ramificazioni arrivano a toccare sei Paesi dell’America Latina: Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador e Perù. Oggetto di studio nei più svariati ambiti il Cammino Inca è un potente mezzo di comunicazione tra i popoli, che ancora oggi continua a compiere, come ha fatto per secoli, la sua funzione di connettore tra le comunità e veicolo di scambi economici e culturali, proprio come le grandi vie consolari dell’Impero Romano.

Il Cammino attraversa una delle aree geografiche più estreme al mondo.

La mostra rappresenta un’occasione unica per conoscere sotto vari punti di vista il territorio del Qhapaq Ñan. La varietà delle tematiche affrontate rispecchia anche alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, alla cui realizzazione l’IILA, Osservatore ONU, intende contribuire attraverso i progetti che realizza in America Latina: promozione di una crescita sostenibile con enfasi sul turismo responsabile, salvaguardia delle comunità, del patrimonio immateriale e dei saperi ancestrali, stimolo all’innovazione, sviluppo della sicurezza alimentare e dell’agricoltura sostenibile, cooperazione tra i Paesi, archeologia, storia, artigianato, arte contemporanea, fotografia. Tutto questo è “Qhapaq Ñan. il grande cammino delle Ande”.

A dimostrazione che il Qhapaq Ñan sia un patrimonio vivo, che coniuga passato, presente e ricchezza simbolica, l’arte contemporanea fa da contrappunto ai saperi ancestrali, mostrando come questi, insieme alla cosmovisione andina, abbiano ispirato opere di alcuni artisti. Uno sguardo ugualmente contemporaneo, ma dal punto di vista della fotografia documentale, lo possiamo trovare nella cronaca visiva del fotografo cileno Claudio Pérez, che dà il suo contributo alla mostra con una serie di ritratti dei volti del Qhapaq Ñan.

Il Qhapaq Ñan è stato dichiarato Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2014, grazie a un complesso processo di cooperazione culturale tra i sei Paesi: in questo senso, è l’unico caso al mondo di costruzione di una narrazione collettiva e congiunta.

La mostra è visitabile dal 11 Maggio 2021 al 22 Agosto 2021 presso il MUCIV – Museo delle Civiltà, a Roma.

fonte: www.iila.org
photo: pixabay