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Si tratta di un fenomeno dovuto alla rifrazione della luce solare nell’aria; i raggi solari radenti, attraversando uno strato spesso dell’atmosfera, vengono scomposti come un prisma nelle varie componenti colorate, e fra queste si distingue il verde per contrasto con la tonalità generale giallo-arancione del cielo.

CURIOSITÀ
Questo fenomeno, chiamato “raggio verde”, ha sempre ispirato poeti e scrittori. Jules Verne gli dedicò il romanzo omonimo, e il regista francese Rohmer girò il film “Le Rayon vert” che nel 1986 vinse il Leone d’oro a Venezia.

LEGGENDA O TRADIZIONE?
La leggenda legata al fenomeno, che si verifica quando l’acqua e gli astri si incontrano per un breve ma intenso momento come se fossero due amanti, è molto radicata nelle isole del Golfo di Napoli.

A Ischia si narra che solo le persone pure di cuore e che si affacciano dalla terrazza della chiesetta di Santa Maria del Soccorso, siano in grado di vedere il raggio verde smeraldo. Credenza che in qualche modo trova riscontro nel citato romanzo di Verne: “Chi lo vede riesce a leggere meglio nei propri sentimenti ed in quelli degli altri”.

A Capri, invece, al fenomeno è stato dedicato addirittura il belvedere dinanzi a Villa Lysis. Qui il raggio è interpretato come simbolo di cambiamento come ricordato da una maiolica affissa sul posto.

Fonte: Cieli sereni – PG