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In mostra le opere dell’artista Oskar Kokoschka realizzate durante il suo soggiorno a Dresda: “Potevo davvero permettermi qualsiasi cosa a Dresda in quel periodo”.

Appena 100 anni fa Oskar Kokoschka, nato nel 1886 a Pöchlarn e deceduto nel 1980 a Montreux, fu chiamato ad insegnare all’Accademia di Belle Arti di Dresda, dove fece sua la missione di rinnovare l’insegnamento. La sua permanenza nella cosiddetta Firenze dell’Elba durò dal 1916 al 1923, con periodi di intermittenza.

Kokoschka ha stabilito stretti contatti con l’espressionismo lì e ha prodotto numerosi ritratti. Stimolato dall’effervescenza artistica del luogo, sperimenta diverse tecniche in uno slancio di grande creatività che gli permette di assorbire gli eventi della Prima Guerra Mondiale e riprendersi dalle sue ferite.

La mostra, che si concentra sulla grande sala al primo piano, presenta una cinquantina di opere appartenenti alla Fondazione Oskar Kokoschka, tutte prodotte in questo periodo. I fogli selezionati (acquarelli, disegni e litografie, oltre ad alcuni libri illustrati) danno la misura piena dell’evoluzione stilistica che poi avviene nell’opera dell’artista austriaco, che privilegia una resa rapida dei suoi soggetti (ritratti, nudi, disegni politici).

La Fondazione Oskar Kokoschka è stata creata a Vevey nel 1988 su iniziativa della vedova dell’artista, Olda Palkovská. La collezione, che copre tutte le fasi artistiche di Kokoschka, dal suo periodo di formazione presso la Scuola di Arti Applicate di Vienna agli ultimi anni a Villeneuve, riunisce una vasta gamma di tecniche.

La mostra “Oskar Kokoschka. L’appel de Dresde”, inaugurata il 29 maggio, è visitabile fino al 5 settembre 2021 al Museo Jenisch a Vevey, Canton Vaud.

fonte: Fondazione Oskar Kokoschka
photo: pixabay