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Il 13 febbraio 2022 svizzere e svizzeri, sia in patria che all’estero, si esprimeranno sulla Legge federale su un pacchetto di misure a favore dei media.

Giornali, emittenti radiofoniche e televisive private nonché i media online informano ogni giorno la popolazione su quello che accade nella loro regione e in Svizzera. In tal modo contribuiscono al processo di formazione dell’opinione politica e alla coesione sociale.

Nonostante la loro importanza, i media locali e regionali versano in difficoltà finanziarie: gli introiti della pubblicità confluiscono in misura sempre maggiore nelle casse di grandi piattaforme Internet internazionali. Molte testate sono scomparse e anche gli introiti pubblicitari delle emittenti radiofoniche e televisive private diminuiscono.

Il Consiglio federale e il Parlamento intendono rafforzare i media locali e regionali. Già da tempo la Confederazione riduce il costo di distribuzione di giornali in abbonamento. Ora si vuole estendere questa riduzione a giornali a tiratura più elevata e alla distribuzione mattutina, promuovere i media online e concedere alle emittenti radiofoniche locali e televisive regionali un sostegno più cospicuo a condizione che si rivolgano prevalentemente a un pubblico svizzero e trattino argomenti in svariati ambiti della politica, dell’economia e della società.

Si prevede di finanziare le misure di promozione con il canone radiotelevisivo e attingendo alle finanze federali.

Sulla scheda comparirà la domanda: “Volete accettare la legge federale del 18 giugno 2021 su un pacchetto di misure a favore dei media?”

Il Consiglio federale e il Parlamento intendono impedire, sostenendo maggiormente i media, che ulteriori testate scompaiano o radio private cessino la propria attività. Solo così sarà possibile garantire anche in futuro l’informazione in tutte le regioni, un servizio importante per la popolazione e la democrazia diretta; Consiglio federale e il Parlamento raccomandano pertanto di votare: SI

Secondo il comitato referendario il previsto sostegno ai media è uno sperpero dei soldi del contribuente, da cui traggono profitto ricche case editrici. Secondo il comitato, i media sovvenzionati diventano media di Stato. La democrazia diretta della Svizzera ha bisogno di media indipendenti; il comitato referendario raccomanda di votare: NO

Fonte: www.admin.ch
Foto: pixabay