Condividi su:

Il Consiglio federale ha deciso di revocare da oggi, giovedì 3 febbraio, la quarantena dei contatti e l’obbligo del telelavoro ed ha posto in consultazione ampi allentamenti su cui deciderà il 16 febbraio, a seconda dall’evoluzione della situazione epidemiologica.

Il Consiglio federale constata un’evoluzione positiva della situazione negli ospedali. Malgrado il numero delle infezioni registri livelli record, non è subentrato un sovraccarico delle strutture e l’occupazione dei posti letto nelle unità di terapia intensiva è calata ulteriormente. Una delle ragioni di questa evoluzione è probabilmente l’elevato tasso di immunizzazione raggiunto dalla popolazione grazie alla vaccinazione o agli anticorpi prodotti dopo aver contratto la malattia. Con la variante Omicron si registrano inoltre meno decorsi gravi che con le varianti precedenti. Sempre più segnali sembrano indicare un’imminente fine della fase acuta della crisi ed il conseguente passaggio alla fase endemica.

Il Consiglio federale ritiene che sia giunto il momento di ridurre nuovamente le restrizioni adottate per contrastare la diffusione del coronavirus ed ha deciso di revocare con effetto immediato l’obbligo del telelavoro e la quarantena e di porre in consultazione altri importanti allentamenti.
L’obbligo del telelavoro viene tramutato in raccomandazione ma è mantenuto l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro.

La quarantena dei contatti è revocata per la prima volta dall’inizio della crisi. Tuttavia, chi risulta positivo al test per il SARS-CoV-2 ed è quindi portatore di un’alta carica virale resta tenuto a mettersi in isolamento per evitare di contagiare altre persone.

I due provvedimenti entrano in vigore oggi, giovedì 3 febbraio 2022. Con la nuova ordinanza sono revocate con effetto immediato tutte le quarantene disposte dai Cantoni.

Per esprimersi sull’abrogazione degli altri provvedimenti il Consiglio federale propone due varianti a seconda di quando sarà raggiunto il picco dell’ondata epidemica e prenderà una decisione nella seduta del 16 febbraio.

A partire dal 17 febbraio si potrebbe avere la revoca in blocco dei provvedimenti oppure la revoca dei provvedimenti in due fasi.

Parallelamente alla revoca dei provvedimenti il Consiglio federale pone in consultazione ulteriori adeguamenti: per chi entra in Svizzera non si applicheranno più provvedimenti sanitari di confine; questo significa che potranno essere revocati l’obbligo del test per le persone non vaccinate o non guarite e la registrazione dei dati di contatto all’entrata in Svizzera.

Inoltre, dovranno essere revocati i cosiddetti certificati COVID svizzeri, per esempio i certificati per turisti o quelli rilasciati in seguito ad un test anticorpale o antigenico rapido. Continueranno a essere emessi i certificati riconosciuti dall’Unione europea. Questi devono essere mantenuti per il traffico internazionale di viaggiatori fintantoché altri Stati applicano restrizioni all’entrata.

fonte: admin,ch
foto: pixabay