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Il consigliere federale Cassis ha partecipato, il 9 gennaio 2023, alla conferenza dell’ONU sulle catastrofiche conseguenze delle inondazioni in Pakistan. Alla luce dell’emergenza venutasi a creare nell’estate del 2022, la Svizzera ha stanziato quattro milioni di franchi per l’aiuto umanitario e ha messo a disposizione altri sei milioni di franchi per aiutare il Pakistan a gestire la situazione dei profughi.

Il segretario generale dell’ONU António Guterres e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif hanno invitato la comunità internazionale a Ginevra per un incontro ministeriale finalizzato a far conoscere l’emergenza climatica in Pakistan e a individuare ulteriori misure per sostenere il Paese. Stando alle stime dell’ONU, un terzo del Pakistan è stato colpito dalle inondazioni, circa 15 000 persone hanno perso la vita o sono rimaste ferite e gli sfollati interni sono 33 milioni. Si ritiene inoltre che più di un milione di abitazioni, 13 000 chilometri di autostrade, 410 ponti e 2,2 milioni di ettari di terreni agricoli siano stati distrutti o danneggiati.

Il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ha dato il benvenuto alla comunità internazionale in veste di rappresentante dello Stato ospite e ha invitato alla cooperazione transfrontaliera: «Dobbiamo agire insieme per garantire la migliore protezione possibile agli Stati e ai gruppi della popolazione più vulnerabili».

Un team di esperte ed esperti dell’Aiuto umanitario svizzero si è tempestivamente recato in Pakistan nell’estate del 2022, dove per tre mesi ha lavorato alla ricostruzione di scuole, impianti idrici e ponti nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, situata nel Nord-Ovest del Paese. Il contributo svizzero alle attività di aiuto umanitario in Pakistan è stato complessivamente di oltre dieci milioni di franchi svizzeri, quattro dei quali versati dalla Confederazione. Per aiutare il Pakistan ad affrontare la crisi di profughi provenienti dal vicino Afghanistan, la Svizzera mette inoltre a disposizione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) un contributo di sei milioni di franchi.

Durante la conferenza, il consigliere federale Cassis ha incontrato il segretario generale dell’ONU António Guterres e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif. I colloqui con il segretario generale dell’ONU si sono focalizzati sui primi passi della Svizzera nel quadro del suo seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU. Con il primo ministro pakistano Sharif, Cassis ha parlato degli aiuti umanitari di emergenza forniti dalla Svizzera e dell’urgenza di una risposta regionale alle crisi legate ai cambiamenti climatici e ai flussi di profughi nell’Asia meridionale e ha inoltre sollecitato la sottoscrizione in tempi rapidi di un memorandum of understanding per la gestione dei rischi di catastrofi.

L’Asia meridionale è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici. L’innalzamento del livello del mare e le inondazioni minacciano gli Stati costieri come il Bangladesh, l’India, il Pakistan e lo Sri Lanka. I Paesi senza sbocco sul mare, come l’Afghanistan, il Bhutan e il Nepal, devono invece fare i conti con l’aumento delle temperature, la siccità e lo scioglimento dei ghiacciai. Nella regione si trova anche il Paese più basso del mondo in termini di altitudine media: l’arcipelago delle Maldive. Per questo Stato insulare densamente popolato l’innalzamento del livello del mare rappresenta una questione di vitale importanza.

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri

foto: pixabay