Il 19 ottobre 2023 il Gruppo d’azione finanziaria internazionale (GAFI) ha pubblicato il quarto rapporto di monitoraggio («follow-up») della Svizzera inerente all’ultima valutazione del 2016. Nel rapporto il GAFI riconosce gli sforzi compiuti dalla Svizzera, in particolare con la revisione della legge sul riciclaggio di denaro (LRD) adottata nel marzo 2021. Per garantire l’integrità della piazza finanziaria rimangono tuttavia necessari miglioramenti in alcuni punti centrali.
Il mantenimento di un dispositivo efficace di lotta contro la criminalità finanziaria è indispensabile per garantire l’integrità e, con essa, il successo durevole di una piazza economica e finanziaria di rilevanza internazionale, sicura e orientata al futuro.
Il riconoscimento da parte del GAFI, l’organismo intergovernativo responsabile per questo settore a livello internazionale, nel suo rapporto, dei progressi compiuti dalla Svizzera rappresenta un successo intermedio importante. Nel 2016 lo stesso aveva infatti riscontrato maggiori lacune nell’attuazione di nove delle sue 40 raccomandazioni. Nel caso di sei raccomandazioni, tra cui quelle concernenti gli obblighi di diligenza nei confronti dei clienti, grazie in particolare alle modifiche apportate alla LRD, la Svizzera è stata in grado di colmare ampiamente le carenze allora constatate.
Per garantire una piazza finanziaria integra, il Consiglio federale ritiene necessario introdurre ulteriori misure, in particolare nell’ambito della trasparenza delle persone giuridiche e in quello delle attività di consulenza (soprattutto legale) in relazione alla strutturazione di società e trust. Gli standard evolvono continuamente anche a livello internazionale, al punto che il GAFI ha ampiamente rielaborato, tra gli altri, il proprio standard per la trasparenza delle persone giuridiche.
La prossima valutazione della Svizzera da parte del GAFI, nella quale il dispositivo svizzero verrà nuovamente sottoposto ad ampia verifica, si terrà verosimilmente nel 2027/2028.
Fonte: Dipartimento federale delle finanze
foto: pixabay