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Dany Brand perde il ricorso contro l’atletica mondiale

Il 27enne Dany Brand è un atleta svizzero specializzato nei 400 metri ostacoli. Ha vinto una medaglia d’argento ai Campionati europei U23 del 2017, stabilendo un nuovo record nazionale U23.

Lo zurighese ha contestato la decisione della World Athletics in merito alla sua idoneità a gareggiare a Parigi per i 400 metri ostacoli maschili. Brand ha sostenuto che gli sarebbe stato dovuto concedere un posto quota a causa del ritiro del francese Ludvy Vaillant, a sua volta iscritto dalla Federazione internazionale a seguito di una riassegnazione.

Dal 1996, in occasione degli eventi olimpici, tutte le controversie sono rimesse al solo giudizio del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (TAS), presente con una divisione ad hoc. Il TAS è l’istituzione arbitrale costituita dal CIO nel 1984, divenuta indipendente dal 1994, che rappresenta oramai una sorta di Corte Suprema mondiale nell’ambito del diritto sportivo. Il TAS è gestito da una fondazione svizzera, il CIAS, ed è composto da circa 1.000 arbitri provenienti da tutti i continenti, scelti tra le personalità di più alto profilo nel mondo del diritto sportivo e dell’arbitrato internazionale.

Con l’adozione del Codice mondiale antidoping della WADA, è stato stabilito che il TAS è l’organo giudicante di ultimo grado per le procedure antidoping relative ad atleti di livello nazionale ed internazionale.

Il caso sollevato da Dany Brand è stato giudicato dall’arbitro unico, il danese Lars Hilliger, che ha respinto la richiesta del rossocrociato.

Hilliger ha preso la sua decisione basandosi sulle dichiarazioni scritte delle parti senza tenere un’udienza. Data l’urgenza, è stata emessa solo la parte operativa della decisione, mentre il lodo completo sarà reso pubblico successivamente.

La decisione riflette comunque l’impegno della divisione ad hoc del TAS di garantire un giudizio tempestivo ed equo.

Marco Arpino e Giulia Arpino
foto pixabay