Nella seduta del 20 novembre 2024, il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’iniziativa popolare federale «Sì al divieto di importazione di foie gras», raccomandando al Parlamento di respingere l’iniziativa senza formulare un controprogetto diretto o indiretto. Intende tuttavia tenere conto delle richieste dei promotori dell’iniziativa: in futuro, i prodotti ottenuti con l’alimentazione forzata saranno soggetti a un obbligo di dichiarazione, in modo da creare trasparenza nei confronti dei consumatori.
Il 28 dicembre 2023, Alliance Animale Suisse ha presentato l’iniziativa popolare «Sì al divieto di importazione di foie gras» («Iniziativa foie gras»), che intende sancire il divieto di importazione di foie gras e di prodotti derivati dal foie gras attraverso una modifica della Costituzione federale. Ciò riguarderebbe anche l’importazione per uso personale da parte di privati. Nella seduta del 20 novembre 2024, il Consiglio federale ha trasmesso il messaggio al Parlamento raccomandando di respingere l’iniziativa senza formulare un controprogetto diretto o indiretto.
L’alimentazione forzata dei volatili domestici, chiamata ingozzamento, è vietata in Svizzera da oltre 40 anni per motivi legati al benessere degli animali. L’iniziativa punta a vietare anche l’importazione di foie gras e di prodotti derivati dal foie gras come il magret e il confit. Dal punto di vista della protezione degli animali, il Consiglio federale ritiene comprensibile la richiesta dell’iniziativa. Tuttavia, un divieto di importazione è difficile da conciliare con i contratti e gli accordi internazionali sottoscritti dalla Svizzera, come l’Accordo generale su le tariffe doganali e il commercio dell’Organizzazione mondiale del commercio o l’Accordo di libero scambio con l’UE. In linea di principio, i divieti di importazione possono essere emessi solo se altre misure più blande, come ad esempio gli obblighi di caratterizzazione, non hanno raggiunto il risultato desiderato. Inoltre, l’adozione dell’iniziativa renderebbe impossibile il consumo di foie gras in Svizzera, limitando così la libertà di scelta dei consumatori.
Per tenere in considerazione la richiesta dell’iniziativa e rispettare gli accordi internazionali, il Consiglio federale intende introdurre un obbligo di dichiarazione per i prodotti ottenuti con l’alimentazione forzata: i consumatori dovrebbero avere la possibilità di riconoscere come è stato realizzato il prodotto e questa trasparenza può aiutare a sensibilizzarli. L’obbligo di dichiarazione sarà attuato attraverso un’ordinanza che dovrebbe entrare in vigore a metà del 2025. Nel contempo, il Consiglio federale intende introdurre ulteriori obblighi di caratterizzazione in relazione al metodo di produzione. In futuro, ad esempio, sarà obbligatorio dichiarare se i prodotti sono stati ottenuti senza anestetizzare o stordire gli animali, come può accadere nel caso delle cosce di rana.
fonte: Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV)
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