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Il 20 dicembre 2024 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente il controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)». Il Collegio ha respinto l’iniziativa, ma con il controprogetto intende adeguare la legge federale sull’energia nucleare in modo tale da poter autorizzare nuovamente nuove centrali nucleari in Svizzera. La procedura di consultazione terminerà il 3 aprile 2025.

Il 19 marzo 2024 è riuscita l’iniziativa popolare federale «Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)». L’iniziativa vuole che la Costituzione federale sancisca la garanzia di un approvvigionamento di energia elettrica in ogni tempo e che la Confederazione definisca le relative responsabilità. Chiede inoltre che siano ammissibili tutti i tipi di produzione elettrica rispettosi del clima. L’accoglimento dell’iniziativa significherebbe una riattribuzione dei compiti tra la Confederazione e i Cantoni e la revoca del divieto di costruire nuove centrali nucleari, in vigore dal 1° gennaio 2018.

Il 28 agosto 2024 il Consiglio federale ha esposto in motivi per i quali respinge l’iniziativa e intende contrapporvi un controprogetto indiretto. I relativi adeguamenti nella legge federale sull’energia nucleare (LENu) sono oggetto della consultazione.

Contenuto del controprogetto indiretto

Le due disposizioni sul divieto di autorizzazioni di massima per le nuove centrali nucleari e per eventuali modifiche a centrali nucleari esistenti devono essere abrogate senza essere sostituite. Questo consentirà, in futuro, di ripristinare il rilascio di nuove autorizzazioni di massima per le centrali nucleari. L’obiettivo è quello di definire la politica energetica svizzera in modo che sia aperta a tutte le tecnologie, compresa l’energia nucleare, creando così una garanzia effettiva dell’approvvigionamento elettrico nel caso il potenziamento delle energie rinnovabili non possa avvenire nella misura desiderata.

Il potenziamento delle energie rinnovabili rimane la priorità principale

La produzione di energia elettrica interna deve essere potenziata, poiché il consumo di elettricità aumenterà notevolmente nei prossimi anni, a causa dell’accelerazione della decarbonizzazione per il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050 e della crescita demografica. Dall’introduzione nel 2018 del divieto di autorizzazioni di massima per le nuove centrali nucleari, le condizioni quadro geopolitiche e di approvvigionamento sono mutate.

Secondo il Consiglio federale, rafforzare le energie rinnovabili e sfruttare appieno i potenziali di efficienza nell’ambito degli edifici, dei processi, degli impianti, degli apparecchi e dei trasporti rimane la priorità principale.

La revoca del divieto di costruire nuove centrali nucleari avrebbe il vantaggio che in futuro la Svizzera potrebbe ricorrere all’energia nucleare qualora le fonti rinnovabili non riuscissero a soddisfare pienamente il fabbisogno futuro di energia elettrica. Attualmente non vi sono progetti concreti relativi alla costruzione di nuove centrali nucleari.

Fonte: Il Consiglio federale
foto: pixabay