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La candidatura delle competenze nella meccanica degli orologi e d’arte è stata ufficialmente depositata presso l’UNESCO in vista dell’iscrizione alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il dossier è stato depositato in collaborazione con la Francia.

La Svizzera partecipa anche alla candidatura delle Tecniche artigianali e usi nei laboratori delle cattedrali in Europa, presentata con il patrocinio della Francia.

Le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte comprendono l’artigianato orologiero situato lungo l’Arco giurassiano, da Ginevra a Sciaffusa, ma anche la fabbricazione di automi musicali e carillon, tipica della regione di Sainte-Croix. Al crocevia tra scienza, arte e tecnologia, queste competenze combinano il sapere teorico e pratico individuale e della collettività nell’ambito della meccanica e della micromeccanica. In questo territorio franco-svizzero, una grande varietà di artigiani, aziende, scuole, musei e associazioni valorizzano e diffondono tecniche manuali che associano la tradizione all’innovazione.

Pur avendo una funzione prettamente economica, le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte hanno influenzato anche l’architettura, il paesaggio urbano e la realtà sociale quotidiana delle regioni interessate.

Uno dei punti di forza di questa candidatura risiede anche nel suo legame con il Paesaggio urbano dell’industria orologiera di La Chaux-de-Fonds e Le Locle, iscritto nel Patrimonio mondiale dal 2009.

La candidatura presentata dalla Svizzera è stata elaborata dall’UFC con un gruppo di progetto binazionale composto da artigiani e artigiane, formatori e formatrici nonché rappresentanti di musei e collettività territoriali francesi (Communauté d’agglomération du Grand Besançon et Pays horloger).

Dopo una procedura di valutazione che durerà circa 18 mesi, l’UNESCO deciderà in merito all’iscrizione di questa tradizione alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità presumibilmente nel novembre 2020.

La Svizzera partecipa anche alla candidatura multinazionale delle Tecniche artigianali e usi nei laboratori delle cattedrali in Europa per l’iscrizione al Registro delle migliori pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, patrocinata dalla Francia in collaborazione con Austria, Germania, Norvegia e Svizzera. La fondazione Basler Münsterbauhütte ha attivamente partecipato alla preparazione di questa candidatura nell’ambito della Dombaumeister e.v. (Europäische Vereinigung der Dombaumeister, Münsterbaumeister und Hüttenmeister).

Con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dalla Svizzera nel 2008, l’UNESCO intende documentare e preservare tradizioni ed espressioni orali, arti dello spettacolo, eventi rituali e festivi, artigianato tradizionale e conoscenze relative alla natura. La Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale fornisce un importante contributo alla sensibilizzazione del pubblico sull’importanza di questo patrimonio. (Fonte: admin.ch)
Photo: Pixabay.com