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Valgono anche per il telefonino le avvertenze in ordine al fatto che le immagini (proprie, di amici o anche di estranei), se diffuse in rete, possono rimanervi per molto tempo, senza che l’autore e/o il soggetto ritratto possano materialmente controllarne o impedirne l’utilizzo o la diffusione, anche illeciti.
famiglia minori computer
Se poi il cellulare consente di navigare in internet e di accedere alle chat e alle community i ragazzi devono essere ben consapevoli che navigare da soli (o anche con gli “amici reali”) ovunque e in qualunque momento può essere comodo e divertente; bisogna però prestare comunque attenzione a non finire nella rete di qualche pedofilo, proprio come su Internet (ma senza genitori attenti a portata di mano).

Meglio anche usare per i figli Sim ricaricabili; le ricariche andrebbero fatte sempre dai genitori, così da poter monitorare il traffico telefonico in uscita e in entrata. Infatti, possono rappresentare dei segnali d’allarme la scoperta di consumi anomali, o di numerosissime chiamate ricevute (i ragazzi tra loro usano soprattutto i meno costosi sms), soprattutto se in orari strani, come pure una certa tendenza dei ragazzi ad appartarsi per chiamare o rispondere al telefonino.
In questi casi il dialogo è la strada migliore per comprendere la situazione e le possibili cause di tali comportamenti, senza colpevolizzare nessuno, con molta cautela (anche nel lasciar trasparire le proprie paure).

Un altro consiglio dagli esperti è quello di conservare come genitori il PUK del cellulare, consegnando ai figli solo il PIN: questo va digitato per usare il telefono, il primo permette di accedere al telefono anche se il PIN è stato modificato (magari proprio per impedire che altri conoscano i numeri e i contenuti memorizzati nel telefono).
Poiché il pericolo di truffe telefoniche è sempre presente, bisogna spiegare ai propri figli che le promesse di ricariche facili o di altri vantaggi immotivati (ad es. l’invio di suonerie gratis) spesso rappresentano il primo contatto da parte di soggetti malintenzionati, che in realtà vogliono propinare costosi abbonamenti/truffa a servizi di sms e mms.
Purtroppo, potrebbe trattarsi anche di pedofili che tentano di adescare online i minori: è essenziale, quindi, spiegare ai figli quanto sia potenzialmente pericoloso richiamare con cellulare numeri sconosciuti che si limitano a far squillare il telefono del minore, o che, in caso di risposta, restano muti, poiché questo sistema è stato usato dai pedofili per capire se il cellulare veniva usato da minori o da adulti.

La colpa è da ricercare nella famiglia, nelle scuole dove hanno perso quel fulcro di educazione che avevano. La soluzione non è la restrizione ma l’educazione: primo fra tutte rispettare sé stessi e la propria persona.

Fabiana Traversi