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Anche il Consiglio federale, dopo il Consiglio nazionale ed il Consiglio degli Stati respinge l’iniziativa popolare «Basta ai privilegi fiscali dei milionari (Abolizione dell’imposizione forfettaria)».
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L’iniziativa popolare chiede che sia abolita l’imposizione secondo il dispendio (imposizione forfettaria).

Se l’iniziativa superasse il consenso dell’elettorato, le persone facoltose di nazionalità straniera e domiciliate in Svizzera che non esercitano un’attività lucrativa dovrebbero essere tassate come tutti gli altri contribuenti in funzione del reddito e della sostanza e non più su una base forfettaria calcolata in funzione delle spese sostenute per mantenere il proprio tenore di vita.

L’iniziativa danneggia l’attrattiva della piazza svizzera e limita l’autonomia finanziaria dei Cantoni, queste sono stati i motivi della reiezione, presentati dalla consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf.

Le persone facoltose e con un’elevata mobilità sono al centro di un’intensa concorrenza internazionale. Diversi Stati cercano con norme speciali di incentivare queste persone a trasferire il proprio domicilio nel loro Paese.

Mantenendo l’attuale situazione che prevede la possibilità di un’imposizione secondo il dispendio, la Svizzera conserva la sua posizione nella competitività fiscale internazionale. Il Consiglio federale ritiene pertanto che l’imposizione secondo il dispendio sia uno strumento politico importante per la piazza economica svizzera che deve essere mantenuto.

L’imposizione secondo il dispendio ha una lunga tradizione soprattutto nella Svizzera occidentale. 76 per cento di tutti gli assoggettati all’imposizione secondo il dispendio vive in quattro Cantoni (Vaud, Vallese, Ginevra, Ticino). L’abolizione dell’imposizione secondo il dispendio toccherebbe pertanto questi Cantoni e i loro Comuni. Se le persone finora tassate secondo il dispendio dovessero andarsene, ciò potrebbe causare problemi soprattutto per i Comuni ubicati nelle regioni strutturalmente deboli che molto difficilmente potrebbero compensare perdite di posti di lavoro e perdite di gettito. Il Consiglio federale ritiene che i Cantoni debbano poter continuare a decidere se prevedere o meno l’imposizione secondo il dispendio.

Queste le conclusioni a cui é giunto lo studio lanciato da SwissRespect.