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Confermato l’attuale sistema privato, respinta l’iniziativa popolare sulla cassa malati unica.
votazione popolare
La maggioranza dei Cantoni ha detto no “Per una cassa malati pubblica” (no = 60,8%, sì = 39,2%) che non ha superato lo scoglio popolare A favore della cassa malati unica si sono espressi solamente quattro cantoni della Svizzera occidentale (Vaud, Neuchâtel, Ginevra e Giura).

“La bocciatura dell’iniziativa popolare per una cassa malati pubblica dimostra la soddisfazione della popolazione nei confronti degli assicuratori malattia”. Questa la reazione di Verena Nold, direttrice dell’associazione del ramo Santésuisse. “Ora bisogna affrontare il problema del costante aumento dei costi sanitari”.

“Uno dei motivi centrali dell’incremento è il progresso tecnologico”, ha spiegato la Nold. È importante che vengano autorizzati solo cure e medicinali convenienti, efficaci e appropriati. Inoltre bisogna sviluppare indicatori per la qualità delle prestazioni che vanno resi accessibili alla popolazione, ha aggiunto la direttrice di Santésuisse. “Presso i medici con studio proprio, ad esempio, i controlli sono ancora insufficienti.”

Una diminuzione delle prestazioni è fuori questione; un fatto che secondo Nold è stato reso chiaro dal “no” scaturito alle urne nel giugno 2012 per le reti di cure integrate (managed care).

Respinta da tutti i Cantoni anche l’iniziativa di Gastrosuisse “Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione” finalizzata alla parità di trattamento tra il settore della ristorazione e quello della vendita di cibo da asporto (take-away)”. In questo caso i no sono stati il 70,6%, a fronte di un 29,4% di sì. In tutti i Cantoni, l’oggetto è infatti respinto in maniera massiccia: a Lucerna i “no” sono il 72,4% a Glarona il 71,4%, ad Argovia il 70,12%, a Nidvaldo il 69,6%, mentre ad Appenzello Esterno il 72,1%.

Il tasso di votanti è stato di poco superiore al 46%, la partecipazione si è iscritta nella media nazionale. Si è così interrotta la serie di oggetti che hanno portato alle urne una percentuale di cittadini superiore alla media: salario minimo, pedofilia, Gripen, medicina di famiglia.

Gastrosuisse si è detta sorpresa per la chiara bocciatura alle urne. “Avevamo altri feedback dalla popolazione e ci aspettavamo un risultato meno netto”, ha affermato il presidente di Casimir Platzer alla radio SRF.

Malgrado la disfatta, emergono a suo avviso anche aspetti positivi da questa votazione: “abbiamo mostrato al popolo l’importanza del settore”, ha rilevato. La gente non sapeva dei differenti tassi di IVA applicati, ha aggiunto, facendo notare come in questo senso sia stata fatta chiarezza.