Riportiamo una interessante ricostruzione storica del “Brigantino – il portale del sud” sulla presenza dei Reggimenti Svizzeri dal 1734 al 1861 al servizio dei Reali delle Due Sicilie.
Il mondo militare svizzero ha fornito per secoli contingenti armati agli Stati Europei. Se ne è servita l’Inghilterra, la Francia ed i vari regni della Germania, oltre allo Stato Pontificio. I militari svizzeri, per le vicende legate al turbine della rivoluzione francese, avevano maturato uno spirito antirivoluzionario che li accomunava e questo sentimento era la conseguenza diretta dell’eccidio che avevano subito nel difendere la causa di Luigi XVI negli ultimi giorni della monarchia francese. Gli Svizzeri subirono un duro massacro a Parigi nel 1792 e questa storia fu sempre tramandata tra tutti i reparti che servivano all’estero proprio per essere fatta propria dai contingenti che tempo dopo tempo si alternavano nel prestare il servizio in armi.
Era la Tradizione del Corpo che veniva ricordata anche nelle canzoni reggimentali. La verifica dello spirito antirivoluzionario degli Svizzeri venne fatta a Napoli durante la mancata apertura del parlamento il 15 maggio del 1848 ed il conseguente stato di guerra con l’innalzamento delle barricate nel centro della Capitale. Furono i Reggimenti Svizzeri a ripristinare l’ordine borbonico, pagando un tributo di sangue non indifferente.
Da qui l’origine di alcuni cognomi napoletani “tedescheggianti” come Haller, Seller o Miiller? Sicuramente il lungo soggiorno a Napoli dei reggimenti svizzeri, che costituivano l’ossatura fondamentale dell’esercito borbonico, spiega anche la toponomastica di alcune zone a monte della Riviera di Chiaia.