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Italiano lui, compone video ispirati alla forma degli haiku. Giapponese lei, compone haiku con un’italianissima Olivetti.

Ha aperto a Roma la mostra visual Haiku|Olivetti poems, doppia personale di Francesco Thérèse e Hiromi Suzuki. Il primo punto d’incontro è nel parco museo di Teatro Brancaccio, dove, sono presentati video e installazioni dei due artisti.

Visual Haiku|Olivetti poems, seguendo il filo della dualità, ha una duplice costruzione: la prima all’interno del nuovo parco-museo del teatro Brancaccio a Colle Oppio, la seconda alla Fineco Center.

La mostra si propone come un intreccio in cui Francesco Thérèse e Hiromi Suzuki inscenano una fluttuazione che affida ai sensi la lettura delle opere, alla memoria la reminiscenza di tradizioni antiche e contemporanee, filtrate da un presente che accade nella distanza continentale, che si concretizza nella conoscenza surreale di prospettive che l’arte unisce senza che gli sguardi si siano mai davvero incontrati. Sono le opere, a parlare per gli artisti, a conoscersi per interposta identità e sono le opere a dialogare con il pubblico.

Il giardino, concettualmente vicino ai giardini zen giapponesi, è punto di contatto tra Francesco Thérèse e Suzuki Hiromi, le cui opere, nel percorso creato in modalità site specific, accolgono i visitatori con una interazione suggestiva di rara fascinazione con l’ambiente. Ogni passo, percettivamente reso accattivante dalla presenza di alcuni dettagli e frammenti, susciterà una sorta di nuova dimensione, che si tradurrà in un inusuale ponte con il Giappone.
Francesco Thérèse è un visual artist con base a Roma; Hiromi Suzuki è una poetessa, sceneggiatrice e artista con base a Tokyo.

La mostra visual HAIKU|OLIVETTI poems di Francesco Thérèse & Hiromi Suzuki, inaugurata l’8 settembre, è visitabile fino al 30 Settembre 2021.

Installazioni nel parco-museo del Teatro Brancaccio di via Mecenate 2 (orario 20-23): ingresso libero

Opere in mostra fino al 30 Settembre 2021 dalle h 11 alle 19, Fineco Center in Via Tiburtina, 352/d. Ingresso gratuito su prenotazione.

photo: pixaby