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Il Consiglio federale vuole prevenire un aumento delle infezioni dovuto al rientro dalle vacanze autunnali ed ha deciso che da oggi, lunedì 20 settembre 2021 le persone non vaccinate o non guarite dovranno presentare un test negativo all’entrata in Svizzera. Il Consiglio federale ha inoltre definito le modalità per il rilascio del certificato COVID alle persone vaccinate o guarite all’estero.

In vista delle vacanze autunnali e sulla scorta delle esperienze fatte dopo le vacanze estive, il Consiglio federale ha deciso nuovi provvedimenti sanitari di frontiera. Chi non è vaccinato o non è guarito dovrà presentare un test negativo (antigenico o PCR) all’entrata in Svizzera, indipendentemente dal Paese da cui proviene e dal mezzo di trasporto usato. Tra il quarto ed il settimo giorno dopo l’arrivo in Svizzera dovrà sottoporsi a un secondo test. Questo test sarà a pagamento. Le persone vaccinate o guarite in possesso di un certificato COVID o di un altro documento che attesti l’avvenuta vaccinazione o guarigione sono esentate dal test.

Tutte le persone che entrano in Svizzera, siano esse vaccinate, guarite o risultate negative a un test, dovranno inoltre compilare il modulo di entrata.

Sono esentati dall’obbligo di sottoporsi al test e di compilare il modulo di entrata le persone che transitano attraverso la Svizzera senza fermarsi, chi trasporta merci o persone a titolo professionale, i frontalieri e le persone provenienti da una regione di confine, i minori di 16 anni.

Chi in dogana non potrà presentare un test negativo dovrà sottoporsi al test immediatamente dopo l’entrata in Svizzera.

Le disposizioni d’entrata vigenti restano immutate. La Segreteria di Stato della migrazione continua a tenere un elenco dei Paesi a rischio che stabilisce chi può entrare in Svizzera. Tutti gli Stati al di fuori dello spazio Schengen che non figurano sull’elenco continuano a essere considerati a rischio.

Quale Stato associato a Schengen, la Svizzera emana le sue disposizioni d’entrata attenendosi per quanto possibile alle decisioni dell’Unione europea.

Dal 20 settembre tutte le persone domiciliate o che entrano in Svizzera vaccinate all’estero con un vaccino omologato dall’Agenzia europea per i medicinali potranno richiedere un certificato COVID svizzero.

I documenti potranno essere inviati elettronicamente. Come nei Paesi limitrofi, l’accesso al certificato non sarà esteso a tutti i vaccini riconosciuti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Fanno eccezione gli svizzeri all’estero di ritorno, i cittadini di Stati terzi residenti nell’UE che lavorano in Svizzera, i collaboratori di organizzazioni internazionali, il personale diplomatico accreditato e gli studenti.

fonte: www.edi.admin.ch
photo: admin.ch