Condividi su:

Roberto Enrico Wirth è tornato ieri alla Casa del Padre.

Nato a Roma il 5 maggio 1950 apparteneva alla quinta generazione di una famiglia di albergatori svizzeri con la sua tenacia, tenendo sempre a mente il suo obiettivo, è riuscito a far diventare il suo Hassler a Trinità dei Monti, nel cuore storico della Capitale un’icona dell’hotellerie a livello mondiale. L’Hassler è sempre stato la sua passione e la sua casa.

Nel suo libro autobiografico edito nel 2015 “Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi” racconta la sua vita dall’infanzia al suo successo la realizzazione del suo sogno che ha sempre avuto fin da quando era bambino: gestire in assoluta autonomia un hotel e diventare un grande albergatore. Ha dedicato la sua vita all’accoglienza di lusso.

Membro della comunità sorda, ha fondato il Centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus che dedica assistenza e sostegno ai bambini sordi e sordociechi dai 0 ai 6 anni e alle loro famiglie.

Oltre ad aver vinto la sfida di fare del suo albergo un centro del lusso mondiale, con il suo motto ‘Never give up’ (non mollare mai), è riuscito nel corso degli anni ad espandere e sviluppare l’azienda di famiglia e ad ampliare il suo portfolio: Il Palazzetto, Parco del Principe in Toscana, Borgo Bastia Creti in Umbria e Hotel Vannucci a Città della Pieve.

Era Socio del Circolo Svizzero. Proprio l’Hotel Hassler vide nascere a Roma il Circolo Svizzero ove fu convocata la prima “adunanza” che ebbe luogo il 23 dicembre 1886 ove un gruppo di cittadini Svizzeri a Roma decisero di costituire il CIRCOLO SVIZZERO e fino agli anni 1920, furono a disposizione, presso l’Hotel Hassler, i locali per le riunioni del Circolo.

Il Circolo Svizzero nell’esprime le più sentite condoglianze di tutta la Comunità partecipa al cordoglio e nel ricordo della sua memoria si stringe al dolore dei figli Roberto Junior e Veruschka ed alla moglie Astrid.