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Revisione parziale delle ordinanze sull’energia nucleare, sulla messa fuori servizio e sulle ipotesi di pericolo, sulla radioprotezione e sulla responsabilità civile in materia di impianti nucleari.

Scade oggi 17 aprile il termine della procedura di consultazione, avviata dal Consiglio federale nella seduta del 10 gennaio 2018, relativa alla revisione parziale di alcune ordinanze riguardanti la sicurezza degli impianti nucleari e sulla protezione e tutela della popolazione e dell’ambiente non ancora entrate in vigore.

Scopo della revisione è disciplinare attraverso norme più chiare l’analisi degli incidenti, la messa fuori servizio temporanea di centrali nucleari e lo stoccaggio delle scorie radioattive provenienti da impianti nucleari.

Gli esercenti delle centrali nucleari devono dimostrare, tramite l’analisi dei rischi, che i propri impianti sono sicuri anche in caso di incidente. Debbono fornire all’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) la prova che gli impianti da loro gestiti, sono messi in sicurezza contro possibili incidenti e che, in caso di evento, non vi sia il rilascio consistente di sostanze radioattive.

Per le disposizioni riguardanti le prove sulla sicurezza, si è introdotto, nel testo dell’ordinanza, un distinguo tra gli incidenti dovuti a cause naturali e quelli riconducibili a cause tecniche. “Mentre gli incidenti tecnici sono caratterizzati da un’unica e ben definita probabilità di accadimento, nel caso degli incidenti dovuti a cause naturali la probabilità è legata alla gravità dell’evento. Per questo motivo, anche in futuro, nel caso di incidenti tecnici si continuerà ad applicare le categorie definite dall’ordinanza sulla radioprotezione.

Nel quadro della revisione, viene stabilito che, indipendentemente dal tipo di incidente, la centrale coinvolta va messa fuori servizio immediatamente e a titolo temporaneo, per poi essere riequipaggiata, se nel caso di incidente di progettazione non può essere rispettato il valore limite di dose. Se sono rispettati i valori limite di dose (compresi tra 0,3 e 1 mSv) delle categorie più basse, la centrale non deve essere messa immediatamente fuori servizio ma deve essere riequipaggiata. Questi valori sono inferiori rispetto alla radiazione naturale annuale in Svizzera.

Le nove disposizioni entreranno in vigore il 1 gennaio del 2019.

Photo: Pixabay.com