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In seguito alla valutazione degli ultimi rapporti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) dello scorso 28 febbraio che concludeva: “la maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati, rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere”, l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) ha stabilito che l’impiego degli insetticidi neonicotinoidi clothianidina, imidacloprid e tiamethoxam, deve essere limitato alle applicazioni in serra e non potranno più essere utilizzati in campo aperto.

Le colture trattate devono restare in serra fino al raccolto e le applicazioni in pieno campo sono vietate dalla fine del 2018.

Il commissario europeo per la sicurezza alimentare, responsabile della salute della Salute, Vytenis Andriukaitis ha affermato in occasione del voto, che è un bene “che gli Stati membri abbiano votato a favore della nostra proposta per restringere ulteriormente l’uso delle sostanze attive neonicotinoidi clothianidina, imidacloprid e tiamethoxam” e che la limitazione alle serre permanenti, cioè le serre realizzate con materiali capaci di sopportare pesi considerevoli come ferro zincato o alluminio, è essenziale per proteggere la biodiversità.

Il Consiglio federale già il 6 settembre 2017 aveva approvato il Piano d’azione per la riduzione del rischio e l’utilizzo sostenibile di prodotti fitosanitari. Il Piano d’azione consente all’agricoltura svizzera di distinguersi con la produzione di alimenti sostenibili. “I prodotti fitosanitari forniscono comunque, ancora, un notevole contributo alla garanzia delle rese e alla qualità dei raccolti. Tuttavia le sostanze biologicamente attive in essi contenute possono avere effetti indesiderati sull’uomo che devono essere limitati per quanto possibile” quindi i rischi devono essere dimezzati e vanno promosse alternative alla difesa chimica delle produzioni agricole.

Photo: Pixabay.com