Condividi su:

La Fête des Vignerons narrata in due mostre al Museo svizzero dell’apparecchio fotografico.

Fin dalle sue origini la Fête des Vignerons è sempre stata piena di colori ma, in epoca moderna, bisognerà attendere l’edizione del 1927 perché la fotografia possa renderne la ricchezza cromatica. Il processo autocromatico dei fratelli Lumière restituì gli attori-figuranti in un’immagine quasi pittorica.

L’edizione successiva, nel 1955, segna la diffusione del rullino a colori sia da parte dei fotografi professionisti che da parte dei fotografi amatoriali. Attraverso il prisma della grande celebrazione della Fête des Vignerons la mostra rende conto di un’evoluzione primaria nella storia della tecnica fotografica.

Accompagna la mostra “1927 & 1955 – Les premières photos couleur de la Fête des Vignerons“, un’esposizione temporanea dove sono proiettate, di continuo, nel museo le immagini della preparazione della Festa. Le foto sono continuamente aggiornate durante tutta la realizzazione dell’evento e l’esposizione, inaugurata il 4 aprile, sarà visitabile fino al 1 settembre 2019.

La mostra è allestita nel Museo svizzero dell’apparecchio fotografico; struttura che presenta la storia della fotografia e dei fotografi; nel museo è possibile ammirare dalla camera oscura alla lanterna magica fino alle immagini digitali.

L’edizione del 2019 è curata dal regista ticinese Daniele Finzi Pasca; manifestazione organizzata all’incirca cinque volte in un secolo (la prima edizione risale al lontano 1797), la Fête des Vignerons si terrà a Vevey, nel Vaud, dal 18 luglio all’11 agosto 2019.

Lo spettacolo, che si tiene alla Place du Marché trasformata per l’occasione, rende omaggio alle tradizioni viticole e al mondo della vigna. Dal 1 dicembre 2016, la Fête des Vignerons di Vevey è iscritta al patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

Photo: Pixabay.com