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«La Storia insegna che nulla può essere dato per scontato, né i diritti né la pace»: il consigliere federale Ignazio Cassis ha aperto, il 26 febbraio 2024, il segmento di alto livello della 55a sessione del Consiglio dei diritti umani. Il capo del DFAE ha ribadito la centralità della tutela dei diritti umani per contrastare le numerose crisi in corso, in particolare in Ucraina ed in Medio Oriente. Per tre giorni, Ginevra accoglierà alti dignitari di circa 130 Stati per discutere della situazione mondiale e dell’impatto che le violazioni dei diritti umani hanno su di essa.

Per il consigliere federale Ignazio Cassis, è imperativo ridare la priorità assoluta alle persone, nella loro libertà ed alla loro dignità. Alla luce degli atti di violenza che stanno devastando diverse parti del mondo, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha invitato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità per arginare i conflitti.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha insistito sulla necessità di considerare il rispetto dei diritti umani un contributo fondamentale alla soluzione dei problemi che gli Stati devono affrontare. Ha anche incitato la comunità internazionale a opporsi con coraggio per evitare che la violenza s’imponga sulla ragione. Nel 2024, metà della popolazione mondiale sarà chiamata a votare perché sono previste elezioni in 64 Paesi. Ignazio Cassis ha sottolineato come queste elezioni rappresentino al tempo stesso una sfida e un’opportunità per i diritti umani.

Quest’anno la Svizzera presenterà la propria candidatura ad un seggio nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite per il periodo 2025-2027. Il capo del DFAE ha ribadito che l’universalità dei diritti umani ed il loro ruolo centrale nella prevenzione dei conflitti sono tra le priorità della Svizzera. Questi impegni sono particolarmente significativi nel 2024, anno in cui ricorre il 75° anniversario delle Convenzioni di Ginevra.

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri

foto: pixabay