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Su incarico dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), l’Università di Friburgo ha inaugurato una rete nazionale di consulenza medica dedicata al tema delle radiazioni non ionizzanti (RNI).

Il 5-10 % della popolazione in Svizzera si considera elettrosensibile. Per accompagnare lo sviluppo della telefonia mobile, ed in particolare l’introduzione del 5G, ad aprile 2020 il Consiglio federale ha approvato una serie di misure di accompagnamento per la protezione della salute. Tra queste figura la creazione di un nuovo servizio di consulenza medica sul tema delle radiazioni non ionizzanti (RNI). L’obbiettivo è quello di offrire una migliore consulenza medica alle persone che soffrono di disturbi che queste riconducono alle RNI. Su incarico dell’UFAM, l’Istituto di medicina di famiglia dell’Università di Friburgo (Institut für Hausarztmedizin der Universität Freiburg) ha dato vita ad una rete svizzera di consulenza medica dedicata al tema delle radiazioni non ionizzanti, MedNIS. Previo accordo con il proprio medico di famiglia, le persone elettrosensibili potranno ora richiedere il consulto di uno specialista.

L’Istituto di medicina di famiglia dell’Università di Friburgo valuta, dal punto di vista scientifico, gli accertamenti condotti dallo specialista e redige rapporti regolari all’attenzione dell’UFAM. Al momento, sono stati formati sette medici provenienti dalla Svizzera tedesca e dalla Svizzera romanda. Le consultazioni cominceranno nei prossimi giorni.

Per poter disporre di una panoramica nazionale sull’esposizione alle RNI, il Consiglio federale ha inoltre deciso di istituire un monitoraggio periodico. I risultati del secondo rapporto sul monitoraggio dell’esposizione alle RNI pubblicato l’8 settembre 2023, mostrano che, nel complesso, la popolazione è esposta in modo moderato. I valori massimi sono stati registrati in prossimità di stazioni ferroviarie e fermate del tram, dove il numero di utilizzatori di dispositivi mobili è particolarmente elevato. Tuttavia, anche questi valori rimangono nettamente al di sotto dei valori limite d’immissione. I valori più bassi sono stati registrati nelle aree naturali. Anche nelle scuole l’esposizione è bassa. Il prossimo rapporto sarà pubblicato nel 2024.

Ai fini dell’attuazione di un mandato parlamentare (mozione 19.4073 Graf-Litscher), l’UFAM sostiene la ricerca sugli effetti della telefonia mobile e delle radiazioni sulla salute e sull’ambiente e finanzia progetti di ricerca pluriennali in cui, tra le altre cose, si indagano gli effetti delle radiazioni sul cervello, sul sonno, sulla produzione spermatica e sugli insetti.

Nel 2019, il gruppo di lavoro «Radiotelefonia mobile e radiazioni» ha raccolto per la prima volta in modo esaustivo fatti e cifre riguardanti la telefonia mobile, la tecnologia 5G e le radiazioni. Il rapporto proponeva misure di accompagnamento per la gestione della telefonia mobile all’attenzione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).

fonte: Ufficio federale dell’ambiente UFAM
foto: pixabay