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Nuovi guai per potenziali 45’000 contribuenti francesi che tra il 2006 e il 2008 hanno detenuto attivi presso l’UBS in Svizzera. Le autorità fiscali francesi, complice la revisione del 2010 della convenzione contro le doppie imposizioni ambigua, hanno chiesto i nominativi di una lista ottenuta dalle autorità tedesche.

Linformazione giunge dall’associazione SWISSRESPECT, la quale si impegna in favore della sicurezza del diritto, dell’eguaglianza di trattamento, della reciprocità negli accordi internazionali e nella difesa del federalismo.

I continui attacchi alla piazza finanziaria elvetica altro non sono che una guerra economica: in questi anni una grossa fetta di attivi gestiti in Svizzera sono finiti in altre piazze finanziarie. La certezza del diritto, l’uguaglianza di trattamento, la reciprocità degli accordi internazionali, il rispetto della democrazia diretta e del federalismo sono valori fondamentali che la Svizzera non deve sacrificare.