Condividi su:

Intervento di Peter Maurer, Presidente del Comitato Internazionale di Croce Rossa del 26 giugno 2015.
tortura
Il giorno in cui il mondo celebra la Giornata Internazionale in Supporto delle Vittime di Tortura, insostenibili sofferenze vengono ancora inflitte, in totale violazione del diritto internazionale.

La tortura è un affronto all’umanità, causa sofferenze non solo alle vittime dirette di maltrattamenti, ma anche alle famiglie, che possono venirne danneggiate o distrutte. Un trattamento illegale, immorale o inumano non è mai la scelta giusta.

Intere comunità sono colpite dagli effetti corrosivi che la tortura ha sulla società, specialmente se resta impunita. Gli abusi generano odio e scatenano cicli di ritorsioni.

È una vergogna per la nostra società che la tortura e i trattamenti crudeli, disumani o degradanti restino così diffusi. Nessun paese è completamente immune dal fenomeno, in una forma o nell’altra.

Nonostante l’assoluto divieto del diritto internazionale, e gli sforzi fatti per cessare le torture da parte della comunità internazionale, incluse le organizzazioni umanitaria, siamo ancora ben lontani dal prevenirla.

Il CICR si adopera per prevenire la tortura con l’essere presente nei luoghi di detenzione. Nel 2014 abbiamo visitato oltre 800,000 prigionieri in 92 paesi, un numero significante dei quali sono a rischio. Teniamo conversazioni confidenziali con le autorità al fine di migliorare le loro condizioni quotidiane, il loro trattamento e il rispetto delle garanzia giuridiche. Chiediamo che venga data protezione internazionale alle vittime di tortura che sono costrette a fuggire dai propri paesi, e che siano fermati i rientri forzati nei paesi dove gli emigrati sarebbero a rischio di tortura.

Il CICR approva la firma e ratifica di 158 nazioni della Convenzione contro la Tortura. Ma c’è ancora molto da fare per implementare queste misure. A meno che questa convenzione non venga incorporata nel corpus delle varie leggi nazionali e messa in pratica, avrà un valore puramente simbolico.

Gli stati devono perseguire e punire chi tortura. Devono anche mettere in atto misure concrete per riparare i danni sofferti dalle persone torturate e maltrattate, e supportare la loro riabilitazione fisica, psicologica e sociale.

Avendo in mente le vittime di tortura, sia chi detiene il potere e influenza politica, che chi perpetra questi atti sul campo deve collaborare per mettere una fine alla tortura,una volta per sempre.

Traduzione non ufficiale di S.G.Chiossi, tratto dal sito della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.