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Torino ospita una nuova tappa e una nuova opera temporanea di landart dell’artista franco-svizzero Saype.

Artista autodidatta, classe 1989, Saype (nome d’arte nato dalla contrazione delle parole inglesi “say peace”) ha deciso di realizzare la sua opera nel Parco archeologico della Porta Palatina; Torino è la settima tappa del progetto itinerante “Beyond Walls”.

Il progetto vuole “creare la più lunga catena umana simbolica in tutto il mondo promuovendo valori come solidarietà, gentilezza e apertura al mondo”; mostra delle mani intrecciate, che si serrano e si uniscono in uno sforzo comune oltre tutte quelle mura che separano gli umani e li racchiudono in uno spazio mentale o geografico.

Gli affreschi, sono delle gigantesche pitture biodegradabili realizzate con pigmenti a base di carbone, gesso ed acqua che vogliono “impattare al massimo sulla società con un impatto minimo sulla natura”. In quest’opera l’attraversamento simbolico dei muri non abolisce la singolarità specificità di ciascuna di queste mani: tutte esprimono una storia e portano i segni sottili di appartenenze multiple siano esse sociali, geografiche o etniche.

Il progetto “Beyond Walls” è stato avviato nel 2019, è giunto alla sua settima tappa ed è un progetto su scala mondiale che si svilupperà su più anni toccando vari continenti per ora ha raggiunto Parigi, Andorra, Ginevra e Berlino nel 2019 e Ouagadougou e Yamoussoukro nel 2020.

photo: pixabay